Piano strutturale “partecipato” dopo ok Consiglio

19 maggio 2016 | 16:47
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Piano strutturale “partecipato” dopo ok Consiglio

Un percorso partecipativo nei territori per spiegare nel dettaglio alla cittadinanza i contenuti del piano strutturale. E’ quello che ha studiato l’assessore all’urbanistica, Serena Mammini per il periodo successivo all’adozione in consiglio comunale, fissata per il prossimo 30 maggio. Sarà questo, dopo la serie di riunioni preparatorie che si sono tenute prima dell’adozione in giunta dello strumento, il vero e proprio momento di divulgazione del piano alla cittadinanza, che uscirà dalla sua fase di ufficiosità al momento in cui si apriranno i sessanta giorni per le osservazioni. Ma anche prima dell’appuntamento del 30 maggio ci è già fissato per il 26 maggio a Palazzo Santini un incontro con le associazioni del territorio, inevitabilmente ristretto proprio dal fatto che ancora il piano non avrà avuto l’imprimatur del consiglio comunale.

“Dopo il 30 maggio – dice l’assessore Serena Mammini – ci sarà la presentazione ufficiale del piano alla città il 15 giugno, seguita da cinque incontri territoriali che si terranno a Ponte a Moriano, a Sant’Alessio per l’Oltreserchio e poi nelle zone est, ovest e sud del comune di Lucca”.
Un modo, questo, anche per rispondere alle polemiche degli ultimi giorni secondo cui ci sarebbe stato abbastanza tempo per discutere del piano strutturale, sia in commissione urbanistica, sia con la città: “Tutti i documenti – ribadisce l’assessore Mammini – sono sempre stati a disposizione dei consiglieri all’ufficio di piano e ritengo che ci sia stato tutto il tempo per discutere ed approfondire. Poi, come giustamente ha detto il sindaco, a un certo punto arriva anche il momento di decidere. Oltre ai numerosi incontri istituzionali, abbiamo realizzato cinque seminari propedeutici all’avvio e quattordici incontri pubblici, cercando di dare voce a tutti. Adesso siamo arrivati al primo traguardo relativo all’adozione, che non blocca in nessun modo il confronto con la città, bensì lo struttura all’interno del percorso che dovrà portarci infine ad approvare uno strumento urbanistico che Lucca attende da anni e che si completerà con il piano operativo”. Senza dimenticare, poi, che la discussione non finisce certo con l’adozione in consiglio comunale: “I sessanta giorni per le osservazioni – spiega l’assessore Mammini – sono studiati proprio per evidenziare eventuali criticità e per intervenire a risolvere. E ciascuna delle osservazioni presentate sarà oggetto di discussione in commissione urbanistica alla presenza dei tecnici. E’ importante che i cittadini, le associazioni e tutti i soggetti interessati sappiano che l’adozione del Piano Strutturale non è l’ultimo atto, ma è l’atto che rende ufficiale il documento di programmazione urbanistica su cui si apre un periodo di confronto con la città della durata di sessanta giorni”. 
Già in vista del consiglio comunale del prossimo 30 di maggio, comunque, qualche modifica sarà prevista. In commissione, infatti, sono stati già presentati degli emendamenti. Uno, come anticipato ieri dal consigliere Pd, Paolo Moriconi, per la realizzazione di una nuova viabilità per San Gemignano di Moriano. L’altro, invece, riguarderà la fascia di salvaguardia prevista per la nuova strada a sud di Sant’Anna, con tanto di previsione della necessità, prima della realizzazione, di nuovi studi di fattibilità per l’arteria che, nelle intenzioni, dovrebbe sgravare di traffico la frazione più popolosa del Comune. 
Sul tema del piano strutturale, comunque, anche in maggioranza non mancano i distinguo, che sono emersi nelle riunioni di partiti e consiglieri che sostengono l’esperienza dell’amministrazione Tambellini. Fibrillazioni che potrebbero trovare un momento di emersione proprio nel consiglio comunale che dovrà approvare il piano strutturale. Ma l’assessore, nonostante le polemiche delle ultime ore, è serena, di nome e di fatto: “Sono tranquilla – chiude l’assessore – come deve essere chi sa di aver fatto tutto per come doveva essere fatto. Non ho niente da imputarmi e sono sempre stata a disposizione dei consiglieri, dentro e fuori la commissione. Come dice giustamente Cantini (Leggi l’articolo, ndr) forse per contestare questo piano servirebbero motivazioni più credibili rispetto a quelle presentate fin qui”.

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Enrico Pace