Comitato Chiatri-Puccini: “E’ Starc a volere elettrodotto”

20 maggio 2016 | 11:04
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Comitato Chiatri-Puccini: “E’ Starc a volere elettrodotto”

Il comitato Chiatri-Puccini non ci sta ad essere additato “come il solo che propone un nuovo elettrodotto” nell’Oltreserchio. Lo dice la rappresentante Cristina Samson che prende le distanze dal comitato Starc e dal suo presidente Simone Lena. “Sono proprio le voci discordanti e non uniformate in un solo comitato, come a lungo tentato da Starc, che generano fastidio. Ad esempio, tra le varie cose mal sopportate è stata la costante autonomia del Comitato Chiatri-Puccini che si è sempre rifiutato di confluire ed appiattirsi sulle posizioni della Starc”, spiega Samson.

“Sembrano incredibili le asserzioni di Lena secondo cui saremmo soltanto noi – prosegue Samson – a favore di un elettrodotto. Ma se leggiamo le ultime osservazioni presentate da Starc, sorprende molto l’insistenza di questo comitato sugli aspetti positivi dell’opzione B1 corredata da una dettagliatissima documentazione mentre le varianti A1 e soprattutto la A2 sono frettolosamente liquidate con generiche considerazioni sul fatto che la stazione elettrica verrebbe costruita a Cava Batano. Peggio ancora – va avanti il comitato – Starc chiede ai ministeri di valutare negativamente e di opporre formale diniego alle alternative A1 e A2 e chiede di considerare l’alternativa B1 la più performante rispetto alle 4 alternative ad oggi elaborate”.
Samson spiega che fin dall’inizio il suo comitato si è battuto contro lo scempio dei tralicci: “Il comitato Chiatri-Puccini – osserva -è stato il primo comitato ad essere formato a Chiatri in quanto la zona presenta delle criticità che la distingue dalle altre. Alcuni paesani che invece volevano annientarsi dentro Starc si separarono dal Comitato Chiatri-Puccini e successivamente ne formarono uno che stranamente fa riferimento a dei borghi. Ma dove sono questi borghi a Chiatri? Il distacco di costoro avvenne per poter usufruire gratuitamente dei tecnici al servizio Marcegaglia/Starc. Ma questi chiatresi hanno subito una beffa in quanto questi tecnici in tutte le loro osservazioni inviate ai ministeri hanno completamente ignorato Chiatri”.
“Dunque – prosegue il comitato Chiatri Puccini – a Starc è permesso di indicare ai ministeri l’ opzione preferita mentre agli altri comitati ciò non è permesso? Perché il presidente della Starc non illustra in maniera chiara e diretta a tutti coloro che ha attirato con illusorie lusinghe nel proprio comitato che in tutte le opzioni la proprietà Marcegaglia è salvaguardata da Terna e che con la B1 lo sarebbe anche la zona in cui risiede il presidente Starc stesso, mentre per il resto della popolazione sarebbe un disastro? Perché non chiede una Stazione elettrica blindata, poco impattante, poco ingombrante, silenziosissima non per Filettole ma per Cava Batano, visto che trattasi di una zona appartata e quasi disabitata? Esorto ogni abitante delle zone interessate ad aprire gli occhi e dire basta alle abili lusinghe del Lena. Inoltre diffido quest’ultimo a continuare a denigrare Amici Comitato-Chiatri Puccini nel tentativo di soffocare qualsiasi voce discordante”.