Ipotesi parcheggi al posto dell’eliporto del S. Luca

Trovare una soluzione per dotare il nuovo ospedale di Lucca di un eliporto in regola e funzionante non sarà cosa facile. Soprattutto, sciogliere il rebus richiederà tempo e burocrazia, perché fino a quando non sarà completato il collaudo “amministrativo” dell’ospedale, certificando la definitiva inagibilità della piattaforma già realizzata dal concessionario, non sarà possibile risolvere in un senso preciso il contenzioso che l’Asl ha già aperto, alla luce della bocciatura al Tar del ricorso per rimuovere lo stop ai voli dato dalla conferenza dei servizi. Lo stesso esito ha avuto il tentativo di risolvere il caso nel tribunale amministrativo regionale da parte di Sat, con un unico effetto: all’eliporto Pegaso non può atterrare (Leggi).
E’ per questo che in attesa del compito degli atti amministrativi spunta l’ipotesi di smantellarlo e realizzarci nuovi parcheggi a servizio dell’area. E’ la richiesta che avevano fatto sia i comitati della sanità che il personale dell’Asl in servizio al San Luca che quotidianamente deve affrontare disagi per trovare un posto libero, soprattutto al momento del cambio turno pomeridiano.
Ma quanti nodi in questa vicenda devono ancora essere sciolti, quanti problemi che ancora chiedono una soluzione: ad esempio, al momento, l’Asl scarta anche l’ipotesi di utilizzare per l’eliporto la piazzola del Campo di Marte. Dei sopralluoghi sono stati fatti recentemente ma adeguare l’area che esiste già costerebbe quasi come realizzare una piattaforma ex novo, perché quella esistente non è regolamentare e soprattutto non consente gli atterraggi in notturna. Non da ultimo, è poco conveniente anche per questioni logistiche, rappresenta la stessa Asl: se l’elicottero del 118 atterra nella zona degli spalti vicino allo stadio, e poi il paziente viene condotto in pronto soccorso con un’ambulanza, che senso avrebbe mai spendere tanti soldi per una piazzola ugualmente distante dal nuovo ospedale?
Il caso è, nuovamente, rimandato. E forse serviranno anni per sbrogliarne la matassa.
Nel frattempo, tutte le altre questioni restano irrisolte. “A cominciare dal problema delle vasche volano – spiega Giuseppe Di Vito, del comitato Lucca Est -: ancora non è stata trovata una soluzione adeguata”. E le zanzare hanno già cominciato a proliferare. In questi giorni di fine maggio i residenti della zona – come ormai da due anni a questa parte – sono già corsi ai ripari, con le zanzariere o altre tecniche “rudimentali” per contrastare l’invasione degli insetti. Ma la tensione sale nuovamente e il comitato è deciso a far sentire ancora una volta la propria voce: “Quelle vasche vanno assolutamente coperte – tuona Di Vito -: non è possibile che a due anni dall’apertura del nuovo ospedale non si sia trovata ancora una situazione adeguata a tutela dei cittadini”.