Per Lucca: a Campo di Marte l’Asl di area vasta

27 maggio 2016 | 07:36
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Per Lucca: a Campo di Marte l’Asl di area vasta

Dare finalmente forma e contenuto al futuro dell’ospedale Campo di Marte. Per Lucca e i suoi paesi torna alla carica e accusa di lentezza il Comune e rintraccia le cause nel Pd lucchese e nel suo “scarso peso” di fronte alla Regione. Per questo il movimento torna a chiedere che si insista per trasferire qui la sede dell’Asl di area vasta e che si realizzi il progetto di un centro d’eccellenza per la riabilitazione. “Il tempo passa, ma la famosa proposta del Comune di Lucca sul futuro del vecchio ospedale ancora non appare chiara e definita – osserva Per Lucca -. Ben lontana dal nostro movimento è l’idea di essere indulgenti con la Regione, la quale è responsabile del continuo peggioramento del servizio sanitario a Lucca. Va però riconosciuto che il formulare, da parte dell’amministrazione comunale, proposte concrete e stringenti sul futuro del Campo di Marte costringerebbe la Regione a sbloccare la situazione del vecchio ospedale”. 

Per questo Per Lucca e i suoi paesi rinnova le proposte già illustrate e “rimaste lettera morta”. “Anzitutto – si ricorda – avevamo chiesto al sindaco di operare perché Lucca ed il Campo di Marte divenissero la sede della Asl di area vasta. In effetti Tambellini, almeno a mezzo stampa, ha avanzato la richiesta alla Regione. Ci sembra però che i vertici della politica sanitaria toscana non si siano nemmeno scomodati a rispondergli, confermando lo scarso peso del Pd lucchese. Intanto la sede Asl è stata posta, secondo il solito, a Pisa, pur definendola provvisoria, forse per indorare l’amara pillola ai sindaci delle altre città. A parte la sfortunata e timida mossa sulla sede Asl nessuna idee nuova è venuta fuori dall’amministrazione lucchese sul Campo di Marte”.
Da queste considerazioni, le proposte per il futuro: “In primo luogo – avverte Per Lucca – siamo contrari a portare al Campo di Marte funzioni che ora hanno sede nel centro storico. Il centro ha già perso molti posti di lavoro con il ridimensionamento della Provincia. Non ci sembra il caso di promuovere la fuoriuscita di altre strutture. Condividiamo invece l’ipotesi di un trasferimento nell’ex ospedale della Questura. In caso di nuovi accorpamenti di uffici statali la nostra città deve essere in grado di ospitare la sede degli uffici di polizia per le province di Lucca e Massa – Carrara. Abbiamo quindi bisogno di una questura spaziosa e moderna. Per quanto riguarda le funzioni sanitarie, non possiamo dimenticare le promesse che il Presidente della Regione ebbe a pronunciare al Teatro del Giglio ormai molto tempo fa. Rossi affermò che Lucca sarebbe potuta divenire un riferimento regionale per la riabilitazione. Ovviamente il Comune di Lucca ha il dovere di prendere alla lettera le affermazioni del presidente. Quindi si proponga subito che un padiglione ospiti gli ambulatori per la riabilitazione. Si insista poi con forza – aggiunge Per Lucca – per la sede Asl. Non è possibile accettare di far parte di una cosiddetta area vasta senza avere in essa alcun peso politico ed amministrativo. Sempre in ambito Asl si porti al Campo di Marte le sede formativa oggi a Maggiano. I corsi, in particolare quello di laurea per gli infermieri, sono attività qualificanti che devono trovar sede in città. Si verifichi la possibilità di attivare a Lucca un polo formativo di aggiornamento per le professioni della riabilitazione, in particolare per i fisioterapisti. Si chieda che i posti letto al Campo di Marte siano quelli previsti dalle normative in rapporto alla popolazione della Lucchesia. Si promuova un incontro con il ministro Giannini e il direttore di Imt per verificare la possibilità di un insediamento del Cnr al Campo di Marte per fare ricerca sulle tecnologie e biotecnologie sanitarie. E’ veramente assurdo che il ministro dell’università sia lucchese e che non si riesca nemmeno a provare di fare una proposta in tal senso. Verificato che al Campo di Marte possono essere insediate strutture qualificanti come molte di quelle da noi auspicate, si chieda alla Regione di firmare un protocollo di intesa e a quel punto si valuti anche la possibilità di rinunciare alla destinazione pubblica e sanitaria di una parte dell’immobile. Il Campo di Marte deve essere visto come un volano di sviluppo per la città. Se per avere questo sviluppo si deve rinunciare in parte al totem di un Campo di Marte tutto pubblico si sia pronti a farlo. Nell’interesse di Lucca, sia ben chiaro, non nell’interesse della regione”.