Nuovo ponte sul Serchio, ok al progetto definitivo

28 maggio 2016 | 10:24
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Nuovo ponte sul Serchio, ok al progetto definitivo
Nuovo ponte sul Serchio, ok al progetto definitivo
Nuovo ponte sul Serchio, ok al progetto definitivo

E’ stato redatto, firmato e pronto per essere spedito alla Regione Toscana il progetto definitivo del nuovo ponte sul Serchio. Il presidente della Provincia Luca Menesini, infatti, ha siglato il decreto deliberativo che sostanzialmente dà il via libera al progetto definitivo della nuova grande opera infrastrutturale del territorio. Un passaggio cruciale soprattutto per il finanziamento della Regione Toscana che si è impegnata a mettere a disposizione del risorse necessarie (15 milioni di euro) alla prossima variazione di bilancio così come confermato pochi giorni fa dall’assessore regionale alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli, dallo stesso presidente Menesini e da presidente della commissione regionale ambiente e infrastrutture Stefano Baccelli. 

Non nasconde la sua soddisfazione Menesini che la ritiene un’opera strategica sia sotto il profilo della viabilità che della sicurezza idrogeologica. “Avevamo rassicurato i cittadini sul fatto che eravamo pronti e così è. I cambi normativi impongono passaggi nuovi rispetto all’iter precedentemente previsto dalla legge, ma su quest’opera, come su tantissime altre di interesse per il nostro territorio, l’ente di Palazzo Ducale sta lavorando celermente e con grande professionalità. Adesso la Regione farà la variazione di bilancio necessaria per avere i soldi che finanzieranno la realizzazione dell’infrastruttura, mentre la Provincia continuerà a svolgere il proprio ruolo capofila per la concretizzazione di un ponte che ha un grande valore simbolico per la nostra comunità, poiché testimonianza di un’idea di mobilità che rispetta cittadini, ambiente e territorio”.
Il progetto del nuovo ponte sul Serchio. La proposta progettuale vincitrice è conforme alle previsioni urbanistiche comunali ed è parte fondamentale dell’asse suburbano e del sistema della mobilità attorno alla città di Lucca. E’ prevista la realizzazione di un viadotto in acciaio a via inferiore con impalcato sostenuto da tre arcate in sequenza, di luce rispettivamente: 80, 100 e 80 metri che si susseguono con andamento alternato. Il collegamento viario è completato da una tratta di viadotto per l’attraversamento della golena sinistra e di rilevato di collegamento alla sp 1 Francigena (via per Camaiore) in sponda destra. Sia sulla Sp n. 1 che sulla Ss12 saranno realizzate rotatorie di innesto alle viabilità esistenti. Al percorso veicolare del ponte si affianca, inoltre, una doppia pista ciclopedonale posta in sede separata e protetta che collega le due direttrici integrandosi ai percorsi ciclopedonali esistenti sul parco fluviale.
L’investimento. Lo stanziamento di 15 milioni di euro per la copertura finanziaria dell’opera è della Regione Toscana che, nel marzo 2012, aveva sottoscritto insieme con la Provincia, il Comune di Lucca e la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, un protocollo d’intesa sulle priorità condivise per le opere sul territorio che includeva, insieme all’edilizia scolastica e alle mura di Lucca, la realizzazione, appunto, del nuovo ponte sul Serchio.
Il sito scelto. Il nuovo ponte sarà realizzato a monte dell’attuale ponte di Monte S. Quirico e dovrà collegare la strada provinciale 1 Francigena, poco prima del ponte sul Torrente Freddana e la statale 12 del Brennero. L’opera era già stata inserita come intervento prioritario all’interno del progetto degli assi viari nel 2007. A completamento dell’infrastruttura sarà realizzato un nuovo collegamento tra le due arterie extraurbane che si andrà a innestare sull’asse sub-urbano già parzialmente realizzato dal Comune di Lucca. L’opera è parte integrante del sistema infrastrutturale della Piana di Lucca, secondo quelle che sono le previsioni degli strumenti urbanistici degli enti locali.
Lo studio di Via – realizzato anche attraverso i dati di traffico stimati dallo studio trasportistico redatto nel 2008 dalla Provincia (consulenti le società Tages di Pisa, Nus di Milano e Policreo di Parma) e aggiornato a fine 2014 – si è occupato anche dell’impatto della nuova opera sulle componenti flora, fauna e vegetazione sia riguardo le fasi di cantiere che di esercizio. Saranno quindi realizzati particolari accorgimenti non solo durante l’apertura del cantiere ma anche ad opera conclusa per la tutela della biodiversità.
Il cantiere. Al fine di ridurre i tempi di esecuzione la cantierizzazione dei lavori avverrà simultaneamente sulle due sponde. Il campo base, con l’area per il montaggio delle grandi strutture in acciaio, sarà posto all’interno della golena sinistra in vicinanza al deposito inerti esistente. L’altro cantiere sarà ubicato in sponda destra in prossimità della SP 1 e sarà adibito a deposito di materiali. Una volta completati i lavori in terra (scavi e rilevati in destra) e modifica dell’arginatura (in sponda sinistra) verranno realizzate le opere in cemento armato (spalle e pile del ponte e del viadotto). La fase successiva riguarderà il montaggio e posizionamento finale delle strutture in acciaio che avverrà a spinta per le arcate centrali. Seguiranno le operazioni di completamento degli impalcati e le opere di finitura sia del corpo stradale che delle opere accessorie come le piste ciclabili, gli spazi verdi, gli arredi e l’illuminazione. Dal momento dell’erogazione dei fondi regionali, le procedure prevedono 120 giorni di tempo per l’affidamento dei lavori. La durata prevista dell’intervento è di 22 mesi circa.