S. Vito reclama le telecamere. “Arrivano a giorni”

28 maggio 2016 | 11:50
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S. Vito reclama le telecamere. “Arrivano a giorni”

Le tre nuove telecamere di sicurezza per il parco giochi di via Giorgini, a San Vito, saranno installate fra pochi giorni. E’ quanto afferma l’assessore Francesco Raspini che, a fronte della preoccupazione crescente dei residenti, puntualizza così: “Il contratto è stato affidato ed i materiali sono stati ordinati. Abbiamo spiegato, fin dall’inizio, che ci sono dei tempi tecnici legati appunto agli affidamenti dei contratti pubblici, tempi che devono essere rispettati”. I lavori erano iniziati il 27 aprile scorso e, da allora, è salita l’attesa quasi spasmodica di tutto il quartiere. 

L’assessore lenisce dunque quella che per molti abitanti della zona resta una ferita aperta, al netto della consapevolezza collettiva che gli occhi elettronici rappresentano un importante strumento di dissuasione, ma che da soli potrebbero non bastare. “Però è un inizio – commentano due anziani residenti – perché qua viviamo un disagio autentico, che è necessario arginare. Purtroppo, da troppi anni, il parco tra le due scuole è diventato terreno fertile per tossicodipendenti e bande di vandali che sporcano ovunque e producono fastidiosi schiamazzi anche a notte inoltrata. Se sapranno che ci sono delle telecamere a riprenderli probabilmente cambieranno atteggiamento”. Ed anche i commercianti di via Giorgini, nell’accogliere positivamente la notizia dell’imminente arrivo delle telecamere, invocano una sicurezza gradualmente sempre maggiore: “San Vito – osserva il proprietario di un’alimentari – vive un disagio storico. Ora qualcosa può cambiare in meglio, sperando che i tempi vengano rispettati, ma noi pensiamo che contro i delinquenti le telecamere non siano ancora abbastanza. Servirebbero controlli più frequenti da parte delle forze dell’ordine, perché qui la gente ha timore di uscire ad una certa ora e perché, alla mattina, troviamo spesso il risultato di atti vandalici davanti ai nostri esercizi”. Il riferimento va, in particolare, all’espletamento di bisogni fisiologici proprio davanti ai negozi: un degrado che atterrisce e che gli occhi elettronici potrebbero mitigare. Non solo: alla mattina, secondo la ricostruzione dei residenti, il parco si presenta come una percorso ad ostacoli tra bottiglie e lattine e risale ad una ventina di giorni fa il lancio di rifiuti nel giardino della scuola primaria.
L’impianto di video sorveglianza, richiesto dagli stessi abitanti della zona durante un incontro con i rappresentanti di Palazzo Orsetti, alla presenza del comandante della polizia municipale Stefano Carmignani, potrebbero porre un freno anche alle forme di delinquenza più preoccupanti: “Qua di recente hanno rapinato un kebab – ricorda un altro residente – e noi non vogliamo più vivere situazioni di questo genere”.

Paolo Lazzari