A San Frediano il convegno della diocesi con Lapo Pistelli e Pasquale Ferrara

Convegno diocesano il 13 e 14 giugno alla Basilica di San Frediano. Come ogni anno, verso la fine dell’anno pastorale la Chiesa di Lucca si ritrova per affrontare temi di attualità legati, ma non solo, alla vita spirituale della comunità dei credenti della Lucchesia, dal titolo Dove andremo a finire?.
La diocesi offre un momento di riflessione che vuol aiutare a “pensare” per approfondire la propria visione del mondo in prospettiva di fede nel solco delle domande che si pone l’umanità; per questo motivo il “titolo” del convegno è sempre espresso in forma interrogativa.
“Anche quest’anno si è cercato di cogliere l’interrogativo che ricorre tra le persone, un’espressione che nasce dall’incertezza generata dagli eventi di guerra del Medio Oriente, situazione che crea continuamente una nuova geopolitica e che cambia il panorama della presenza delle religioni anche nel nostro Paese. Questo non è estraneo alla fede, tutt’altro: pone domande sul senso della storia che mai è abbandonata da Dio, interroga la Chiesa sulla sua missione nelle vicende storiche dove è chiamata a porre i segni del Regno di Dio”, si legge nella nota di presentazione.
Lunedì 13 alle 18,30 si parlerà di Un pianeta in movimento… guerre, alleanze, migrazioni… cosa è in gioco e che mondo nascerà?, un’analisi storica dei grandi movimenti di guerre, fondamentalismi, economie, migrazioni in atto nelle loro cause e nelle conseguenze che avranno per il mondo e in particolare che Europa e Italia nei prossimi decenni insieme al vicepresidente dell’Eni Lapo Pistelli. Martedì alle 19 il tema è Cristiani “minoranza” in terra cristiana: le religioni tra noi, domande alla chiesa, con Pasquale Ferrara, attuale segretario dell’Istituto Universitario Europeo di Firenze.
“E’ un momento di riflessione che quest’anno affronta una domanda che risuona spesso sulle nostre labbra davanti ad aventi nuovi e spesso sconvolgenti: dove andremo a finire? La storia di questi anni recenti ci ha introdotti in fenomeni nuovi come la globalizzazione, la crisi dell’economia, le immigrazioni di massa, fondamentalismi di matrice religiosa, la presenza di altre religioni sul nostro territorio… questioni che non possono lasciarci indifferenti perché è in questo contesto che siamo chiamati ad essere segno del risorto”, le parole del vescovo Italo Castellani a presentazione del convegno.