Scuola Da Vinci, oltre 100 firme contro la settimana corta

8 giugno 2016 | 20:12
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Scuola Da Vinci, oltre 100 firme contro la settimana corta

Il Comitato dei genitori della Media da Vinci ha protocollato ieri (7 giugno) indirizzandola alla dirigente Arcicasa, la richiesta che entro la fine di giugno si riunisca il consiglio di istituto per riconsiderare il provvedimento riguardante la modifica dell’orario prevista per il prossimo anno scolastico.

La richiesta arriva da oltre 100 genitori: “La chiusura del sabato senza rientro pomeridiano – spiegano i firmatari della richiesta – che comporta un orario dal lunedi al venerdi dalle 8 alle 14, secondo i genitori è negativa per la didattica e crea disagi agli alunni e alle famiglie, e non poteva essere deliberata senza aver preliminarmente acquisito il parere favorevole del collegio docenti (che invece aveva espresso parere contrario), e senza aver prima sentito i genitori delle classi prima e seconda che al momento della iscrizione avevano scelto un orario di 5 ore su 6 giorni. Ma, soprattutto, la necessità della scuola di modificare l’orario è venuta meno, di fatto, nelle sue motivazioni (recuperare 30 ore di servizio delle bidelle), perché l’ufficio scolastico territoriale ha ripetutamente manifestato la propria disponibilità ad inviare all’Ic Lucca 2, per il prossimo anno scolastico, il personale ausiliario necessario alla prosecuzione dell’apertura della Scuola nella giornata del sabato”.
“Allegato della richiesta è stato presentato l’elenco dei 110 genitori – specificano dal comitato scuola media Leonardo da Vinci – molti dei quali delle classi prime, che si sono espressi a favore del mantenimento dell’orario di 5 ore giornaliere su 6 giorni la settimana, da loro già scelto al momento dell’iscrizione; si tratta dei primi risultati del sondaggio, raccolti in pochi giorni, in cui la stragrande maggioranza dei partecipanti si è espressa contro la settimana corta, con un orientamento così netto che non potrà che essere confermato da un auspicato sondaggio ufficiale da parte della scuola”.