


Protestano ancora gli abitanti di Santa Maria a Colle che vivono nei pressi del rio Dogaia e sostengono che la manutenzione del canale non sarebbe stata fatta a dovere. I cittadini che segnalano i disagi con una nuova lettera al Consorzio di Bonifica e al sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini chiedono interventi urgenti dopo che le piogge del 2 giugno scorso hanno, a loro parere, aggravato la situazione. Gli stessi cittadini avevano scritto un’altra lettera chiedendo più sfalci dell’erba già il 7 agosto 2014 ma ora la situazione secondo il loro punto di vista è tornata ad essere la stessa. Ed è per questo che intendono sollecitare “un immediato e soprattutto ripetuto intervento di pulizia e taglio d’erba per il Rio Dogaia, nel tratto che da Santa Maria Colle porta allo sfocio dello stesso nel fiume Serchio in località Cateratte di Nozzano, opere di messa in sicurezza e risistemazione dei numerosi ponticelli situati sul rio stesso nonché opere di sagomatura degli argini nei numerosi punti dove esso è franato nel letto del Rio”.
“L’evento meteorologico del 2 giugno scorso – si legge nella lettera dei cittadini -, ha di nuovo messo in evidenza i gravi danni. Nel piano di manutenzione 2016 sui corsi d’acqua, i tecnici hanno reputato necessario effettuare due tagli annuali su questo Rio. Come è possibile che nel 2016 (e a 10 mesi dall’ultimo taglio) non ne sia ancora stato eseguito uno? Come si può pensare di passare parte dell’autunno, tutto l’inverno e tutta la primavera, in cui le piogge sono statisticamente più frequenti, più abbondanti e spesso rivestono caratteristiche di bombe d‘acqua con elevato valore di intensità di pioggia senza eseguire nemmeno un taglio erba?”.
“E’ del tutto evidente – proseguono i cittadini – che l’erba, per così tanto tempo lasciata libera di crescere, diventando troppo alta e fitta impedisce lo scorrimento delle acque ed è del tutto evidente per noi abitanti che subiamo danni costantemente dalla vostra gestione”. I cittadini che alla lettera allegano anche alcune foto chiedono che la manutenzione sia “eseguita in modo opportuno, a regola d’arte e con le giuste tempistiche in modo che non debbano subire ancora ulteriori danni in futuro. Lo scorso anno, subito dopo il taglio, abbiamo segnalato ripetutamente al tecnico del Consorzio di Bonifica
responsabile del Rio Dogaia – si spiega – che la macchina operatrice passando con il suo elevato peso a ridosso degli argini ne ha provocato il cedimento. Da allora nessun intervento è stato eseguito e la situazione sta peggiorando. Gli argini – proseguono i cittadini – stanno lentamente scivolando nell’alveo rischiando di impedire il deflusso delle acque e i punti che avevano evidenziato solo piccoli cenni di cedimento che con un modesto intervento potevano essere risistemati, si sono trasformati in vere e proprie voragini”.
“Al sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini – si legge nella lettera – vorremmo invece chiedere un pubblico intervento per richiamare il Consorzio di Bonifica ad effettuare i lavori di sua competenza come per altro egli ha fatto per i privati cittadini affiggendo un avviso in tutte le circoscrizioni che richiama i proprietari di appezzamenti di terreno dove si trovano fosse di scolo delle acque piovane all’obbligo di pulizia e manutenzione ordinaria da effettuarsi ogni sei mesi pena delle contravvenzioni. Quei cittadini che hanno accolto il richiamo del sindaco ed hanno eseguito la manutenzione dei propri fossi, si sono poi trovati a fare i conti con i danni agli orti, ai giardini, ai garage allagati il 2 giugno in quanto le acque del Rio Dogaia, impedite dall’erba alta nel loro deflusso, se ne sono servite per laminare la piena”.