Bilancio, nuovo round. Martinelli: no a scaricabarile

Si va verso il secondo “round” in consiglio comunale per l’approvazione del bilancio consuntivo 2015. Dopo il rinvio di giovedì scorso per la mancanza dei tempi tecnici per il deposito della relazione dei revisori dei conti, la discussione riprenderà lunedì sera (20 giugno). Ma intanto è polemica. “L’amministrazione Tambellini non scarichi i propri errori sul personale dell’ente e si prenda politicamente la responsabilità della mancata approvazione del rendiconto di bilancio 2015”. Va giù duro, al riguardo, Marco Martinelli presidente del gruppo di Forza Italia che aggiunge: “E’ imbarazzante il clima di caccia alle streghe che la maggioranza ha fatto emergere in questi giorni sui mass media locali nei confronti dei responsabili dei settori interessati”.
Martinelli lancia un preciso monito alla giunta Tambellini: “Deve terminare questa prassi consolidata di scaricare sul personale dell’ente gli scivoloni in realtà commessi da chi è al comando dell’amministrazione”. “La nostra città – prosegue Martinelli – è guidata da dilettanti allo sbaraglio che al quarto anno di amministrazione continuano a dare prova di inadeguatezza e incapacità”. Martinelli mette poi in evidenza “il mancato rispetto dei termini previsti per l’approvazione della pratica”: “Il rendiconto 2015 per legge doveva essere approvato entro il 30 di aprile e invece siamo a metà giugno e il consiglio comunale non ha ancora passato il documento finanziario”. Martinelli fa notare che “attendiamo di sapere se il Prefetto ha inviato un richiamo al Comune per il rispetto dei termini previsti per l’approvazione del documento finanziario in quanto ad oggi non è stata riferita ai Consiglieri nessuna comunicazione in questo senso”. “Quell’aria nuova – conclude – promessa in campagna elettorale, quella partecipazione sventolata sin dal primo giorno del suo insediamento è subito svanita nel nulla, lasciando il posto ad una giunta che si è rivelata inaffidabile e inadatta, producendo un clima di malcontento generale tra i cittadini e di sfiducia all’interno di un Consiglio comunale più volte delegittimato nel ruolo”.