Movida, canzone di Strimpelli con dedica al sindaco -Vd

14 giugno 2016 | 19:10
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di Roberto Salotti
C’era chi diceva che i nomi sono conseguenza delle cose. Ebbene, il suo è di sicuro inequivocabile in questo frangente. Ma a Lucca sconta il contrappasso uno che si chiama Strimpelli. Lui, Manolo, con la sua Nait Orchestra, ci scherza su pensando alla ‘bufera’ agitata sulla movida lucchese, ma di musica ci vive e “chi la uccide”, non c’è versi, dice, “è già morto”. Così, mentre impazza la “rivolta” contro l’ordinanza che spegne la musica a mezzanotte, anche gli artisti si fanno avanti. E Manolo Strimpelli è tra loro. Di locali, vive. Si diceva. E i locali vivono anche della sua musica. E il gran “rumore” che quest’anno hanno creato i limiti confermati (per la terza estate consecutiva) dal Comune lo hanno spinto a lasciare un video messaggio su Facebook diretto proprio al sindaco Alessandro Tambellini. A cui Strimpelli, grande provocatore, ha dedicato anche una canzone. Note che danno voce al “silenzio” in cui “la città è condannata”.

“Io dico – spiega Strimpelli, invitato ad esprimersi sull’ordinanza sulla movida -: più locali e meno loculi”.
Nel messaggio video rilanciato da centinaia di giovani (e meno giovani) Strimpelli spiega meglio cosa intende. Con qualche proposta provocatoria direttamente al sindaco Tambellini: “Caro sindaco – dice – lei ci ha fatto una legge. Io strimpello, infatti mi chiamo Strimpelli. Ma lei mi ha fatto una legge che impone di smettere di strimpellare a mezzanotte a Lucca, ma come si fa? Io dalle undici a mezzanotte nemmeno riesco a suonare”.
Guarda qui il video messaggio al sindaco
E poi la dedica: “Un prete in frack” è il titolo della canzone che descrive il “deserto” in città a partire dalla mezzanotte. Un testo ironico, quasi amaro, con il sottotitolo di “coprifuoco”.
Scocca la mezzanotte, il rintocco di San Martino e poi basta, l’ultimo caffè è già chiuso e perfino la volante della polizia se ne va: “E’ mezzanotte, dorme tutta la città”. C’è solo un prete in frack.
“Non si balla e non si beve – canta Strimpelli in tono ‘dissacrante’ -: domani tutti a messa e ti passerà la voglia di ruzzare”.
VIDEO – La canzone sulla movida a Lucca
Il Comune anche oggi ha provato a spiegare che la musica non è vietata dalle 24: solo all’esterno dei locali le note devono spegnersi (Leggi). “Ma come si fa? – chiede Strimpelli al sindaco -: Io e lei – scherza Strimpelli -l’opportunità di divertirci la notte ce l’abbiamo avuta, io sì lei non so bene. Ma questa è repressione. Questi ragazzi – aggiunge Strimpelli – oggi non hanno una prospettiva, almeno facciamoli divertire. Troviamo un campo, facciamoci il ghetto della musica e del divertimento, chi vuole apre un locale lì lo potrà fare, voi ci guadagnate e noi ci si diverte”.