Movida, i locali: “I limiti danneggiano tutti”

14 giugno 2016 | 12:59
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Movida, i locali: “I limiti danneggiano tutti”

Da movida a “no vida”. Ormai chi vive e frequenta Lucca lo sa: niente musica dopo mezzanotte e divieto di vendita di alcolici dalle 22. La nuova ordinanza in vigore dalla scorsa settimana continua a creare, specialmente tra i giovani lucchesi, non poche polemiche. Per non parlare poi degli esercenti e di dipendenti dei locali. “Fermare la musica a mezzanotte è molto limitativo per le attività del centro storico. – spiega Lisa, dipendente del Caffè Manon Lescau in via San Paolino – Già a Lucca non ci sono tantissimi eventi per i giovani, se si toglie anche la musica nei locali i ragazzi se vanno per forza altrove”. Ma anche chi non vive strettamente di movida vede negativamente i limiti al divertimento, riconoscendo in essi il rischio reale di svuotare il centro storico, non solo di notte ma anche nel pomeriggio.

“Ci vorrebbe la musica almeno fino alle cinque del mattino per risvegliare questa città, – dice invece Andrea, esuberante cameriere della pizzeria Fuori Di Piazza – a Lucca non ci sono posti per divertirsi”.
“Questo nuovo ordinamento è giusto per il decoro della città – conclude Sara della gelateria Grom di via Fillungo – però ovviamente i giovani in questo modo se ne vanno tutti via”.
Intanto la raccolta di firme online per chiedere al Comune di fare un passo indietro ha sfondato quota mille. Si va avanti, insomma, anche se l’amministrazione al momento non intende modificare l’ordinanza. Sul tavolo del sindaco però sono arrivate precise richieste anche dalle categorie e in particolare dal presidente della commissione centro storico della Confcommercio Giovanni Martini che ha chiesto all’amministrazione comunale uno spostamento dell’orario di spegnimento della musica dalla mezzanotte all’una, almeno per quanto riguarda il fine settimana (Leggi).
“Una proposta sensata ed equilibrata”, aggiunge Martini, che potrebbe essere presa in considerazione per una correzione al regolamento proprio adesso che la stagione estiva non è ancora entrata completamente nel vivo.
A rendersi conto che queste normative potrebbero causare un allontanamento dei cittadini ma anche un forte calo nel turismo c’è quindi anche la parte di Lucca forse un po’ meno abituè della città notturna.
“Andare altrove” quindi, a sentire le lamentele, rimarrebbe l’unica soluzione per i giovani lucchesi. Ma dopo firme, manifestazioni in porto e tante lamentele anche da parte dei politici della piana si spera che gli stop siano almeno posticipati di qualche ora.

Giulia Prete