Musica, le attività chiedono di posticipare lo stop

Prende posizione Giovanni Martini, presidente della Commissione centro storico di Confcommercio, in merito alla questione degli orari della “movida estiva” in città. “Sin da quando si è iniziato a parlare della stesura di un regolamento sulle norme e i comportamenti da adottare per l’intrattenimento nei locali durante il periodo estivo – afferma Martini -, abbiamo fatto presente a tutti i tavoli di confronto con l’amministrazione comunale il fatto che la città abbia preso da tempo una direzione ben precisa, che è quella di una realtà aperta al turismo. Per proseguire in questa direzione è pero necessario che Lucca sia in grado di essere attraente per i visitatori anche durante la fascia serale”.
“Ecco perché – prosegue il presidente della Commissione – le nostre richieste e le nostre osservazioni sono sempre state mirate a chiedere uno spostamento dell’orario di spegnimento della musica dalla mezzanotte all’una, nei soli giorni del venerdì e del sabato, sempre rimanendo naturalmente nei pieno rispetto del limite dei decibel. Crediamo che la nostra sia una proposta sensata ed equilibrata, oltre che di facile attuazione”. “Per questa ragione – insiste Martini – nelle settimane scorse, anche alla luce delle tante sollecitazioni pervenuteci da colleghi e cittadini, abbiamo protocollato ufficialmente la nostra richiesta all’amministrazione comunale, per darle il tempo di riflettere e darci una risposta. La stagione non è ancora entrata nel vivo, ragion per cui c’è ancora modo di apportare correttivi al regolamento”. “Tutto questo – chiude Martini – ricordando come la nostra associazione abbia collaborato da subito, con spirito propositivo, alla stesura di un regolamento del quale, preme sottolinearlo, condividiamo in pieno alcuni aspetti come ad esempio il rispetto del decoro e dell’arredo urbano che ogni esercente deve avere nei pressi del proprio locale, ma anche l’utilizzo dei bicchieri di plastica dopo le 22 per quanto riguarda la vendita e la somministrazione di bevande da asporto, esclusa quella all’interno dei locali o del proprio suolo pubblico”.