Fiaccole per Orlando, folla alla marcia di Lucca – Foto






Una fiaccola in mano e una marcia silenziosa e composta con le bandiere arcobaleno sventolanti di orgoglio ma listate a lutto. E con una grande “sorpresa”: una partecipazione straordinaria e trasversale, con la presenza anche delle istituzioni: Comuni di Lucca e Capannori in testa, per dire no all’omofobia. E’ stato questo e molto di più la fiaccolata che si è svolta stasera (15 giugno) nel cuore del centro storico di Lucca, per dire basta ad ogni forma di violenza ed esprimere solidarietà alle vittime dell’attentato omofobo che ha sconvolto la città di Orlando, negli Stati Uniti. A promuoverla è l’associazione di promozione sociale LuccAut, attiva sul territorio a favore dei diritti lgbt ma al corteo che è partito alle 21 da piazza San Giusto, c’erano anche i rappresentanti di altre associazioni cittadine e non.
In testa il labaro del Comune di Lucca, con il sindaco Alessandro Tambellini che ha indossato la fascia tricolore accompagnato nella marcia dalla sua vice, Ilaria Vietina, dal capogruppo del Pd, Francesco Battistini e altri consiglieri comunali. Capannori era presente, tra gli altri, con gli assessori Miccichè e Francesconi e per la Provincia di Lucca c’era il consigliere delegato Francesco Bonturi.
Poi loro: i membri della associazioni, in primis LuccAut, ma anche tanta gente e tante famiglie. Qualche centinaio di persone unite nell’indignazione per l’assurda strage di Orlando che ha sconvolto il mondo intero, unite contro ogni forma di violenza e prevaricazione. Già dopo le 20 hanno cominciato a ritrovarsi in piazza San Giusto e da qui hanno mosso con le fiaccole lungo via Fillungo, arrivando all’Anfiteatro per un “abbraccio” ideale ad Orlando e alle vittime dell’omofobia. Al termine un cerchio di candele in mezzo alla piazza e l’ultimo saluto ai giovani uccisi. “La risposta della città al nostro messaggio di accoglienza, rispetto e solidarietà è stata grandiosa. Almeno 300 persone hanno sfilato con noi, per le vie del Centro, per la fiaccolata in memoria delle vittime dell’attacco omofobo di Orlando. A tutti va il nostro ringraziamento. E ora l’appuntamento è per sabato prossimo, 18 giugno, per il Toscana Pride nel capoluogo regionale: assieme a noi parteciperanno tanti e tanti lucchesi, per dire sì ai diritti e no a omofobia e transfobia”. Lo sottolinea Romina Incorvaia, presidente dell’associazione di promozione sociale LuccAut (attiva sul territorio sui temi pro-lgbt), che lancia un ringraziamento dopo la fiaccolata, partecipata oltre ogni previsione, che ha animato il centro storico.
“La nostra bandiera rainbow, listata a lutto, ha sfilato subito prima dei gonfaloni dei Comuni di Lucca e Capannori e della Provincia – ricorda la presidente di LuccAut –. Questo è stato per noi il segno più forte di una comunità coesa e solidale, unita senza eccezioni per dire basta ad ogni tipo di violenza. Grazie alle Amministrazioni comunali lucchese e capannorese, e a quella provinciale, che ancora una volta hanno colto a pieno l’importanza di una presenza puntuale e concreta su temi così importanti, che riguardano tante famiglie del nostro territorio e, più in generale, la serena convivenza di tutta la nostra comunità. E fa piacere sapere che i Comuni di Lucca e Capannori e la Provincia saranno con noi anche sabato prossimo, durante la sfilata del Pride toscano a Firenze: un evento che unisce molte città, nella loro determinazione a combattere le discriminazioni di ogni sorta”.
In piazza Anfiteatro, nessun intervento ufficiale, ma solo le parole asciutte di una breve lettera, letta da un’attrice del gruppo Snoq (Se non ora quando), e scritta dalla giovane Marwa: una 20enne italiana si seconda generazione, con una famiglia di origine marocchina, che studia giurisprudenza a Pisa e ha deciso di portare il velo a testimonianza della sua fede mussulmana. “Siate fieri dei vostri ostacoli, non lasciate che nessuno ve li strappi via e ve ne faccia provare vergogna – ha scritto Marwa – Perché se esigo rispetto per il velo che porto, non posso fare a meno di esigere lo stesso per coloro che invece hanno scelto di non portarne alcuno. Io ho il diritto di nascondere ciò che non voglio sia vito. Voi avete il diritto di mostrare ciò che gli altri non vogliono sia visto”.
FOTO – La fiaccolata per le vittime di Orlando (di Domenico Bertuccelli)