Comune, ok al rendiconto 2015 dopo il rinvio

20 giugno 2016 | 20:46
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Comune, ok al rendiconto 2015 dopo il rinvio

Arriva in consiglio comunale l’ok al rendicondo di bilancio del 2015 del Comune di Lucca. Dopo il rinvio di lunedì scorso, dovuto al mancato deposito nei tempi stabiliti dalla legge della relazione dei revisori dei conti la delibera ha ricevuto 18 voti favorevoli, i vosti contrari dei consiglieri di Forza Italia Marco Martinelli e Mauro Macera e del consigliere dell’Italia dei Valori Roberto Lenzi. Non hanno partecipato al voto, fra le opposizioni Luca Leone, Angelo Monticelli e Andrea Pini.

La seduta ha vissuto sostanzialmente del botta e risposta fra l’assessore Enrico Cecchetti e i consiglieri Marco Martinelli e Roberto Lenzi, che hanno sottolineato alcuni dei rilievi al bilancio comunale da parte dei revisori dei conti.
Ad aprire il dibattito (l’illustrazione era già stata fatta dall’assessore Cecchetti nella seduta poi rinviata) è stata la presidente della commissione bilancio Virgina Lucchesi, che ha difeso le scelte dell’amministrazione, sottolineando alcune criticità nell’elaborazione dei documenti legate a scelte legislative nazionali: “Non bisogna dimenticare – ha ricordato – che riguardo all’anticipazione di cassa (sul cui eccessivo ricorso hanno emesso un warning proprio i revisori dei conti, ndr) pesa la novità prevista dal nuovo bilancio armonizzato che ha costretto a riconoscere i residui passivi, spalmando su 30 anni la copertura degli stessi. Per questo sarà chiesto all’Anci un intervento sul governo per armonizzare, e superare, questa contraddizione”. “Al di là di questa problematica – ha proseguito la consigliera, va sottolineato come il lavoro dell’amministrazione, in questi anni, ha ricucito molte difficoltà, fra cui quelle del rapporto con le partecipate, risolvendo anche di recente la situazione più complicata, quella con Gesam Energia”.
Martinelli lancia una serie di accuse all’amministrazione comunale. La prima riguarda i tempi dell’approvazione della delibera: “Non abbiamo sentito niente – dice il consigliere – nella relazione dell’assessore, sugli obblighi del Comune di approvazione della delibera entro il 30 di aprile. C’è stata una richiesta di posticipare i tempi di approvazione, ci sono state comunicazioni su una tempistica precisa per lo schema di bilancio e per l’approvazione?”. Per Lenzi, invece, la richiesta di partire da zero nella discussione, relazione dell’assessore compresa, dopo la sospensione della seduta precedente per la mancanza dei documenti depositati.
Alle prime questioni risponde subito l’assessore al bilancio: “Mi limito a dire – afferma Cecchetti – che il docuento che ha determinato il rinvio precauzionale della seduta alla data di oggi e sul quale ho imperniato la mia relazione era già nota, anche ai consiglieri, da dieci giorni. Non c’è nessun documento che, insomma dieci giorni fa non era noto e inoltre la mia relazione è stata inviata, proprio in preparazione di questa assise, a tutti i consiglieri”. “Sulla questione dei tempi – risponde a Martinelli – il consigliere sa che sia Anci regionale sia Anci nazionale ha sostenuto che sarebbe stato necessario un rinvio della scadenza del 30 aprile perché gli adempimenti contabili e le novità, con la nuova contabilità armonizzata, richiedevano maggiore tempo per l’approvazione. In questo senso è stata inviata una lettera al prefetto di Firenze dalla stessa Anci con l’indicazione di coinvolgere sulla questione anche i prefetti delle altre province. A Lucca all’inizio di maggio il prefetto ha chiesto notizie al Comune sui tempi di approvazione: è stato risposto che era tecnicamente pronto. Poi il prefetto ha richiesto informazioni telefoniche dopo la seduta rinviata ed è stato informato che il Consiglio era regolarmente convocato per questa sera”.
Martinelli nega che questo percorso sia stato condiviso in commissione e con l’aula, poi entra nel merito e spiega i motivi del successivo voto contrario del gruppo: “Questa amministrazione negli anni – dice – ha aumentato costantemente la pressione fiscale fino ai 65 milioni di euro del 2015. Un altro aspetto che emerge dalla lettura dei dati di bilancio è la conferma delle entrate relative alla tassa di soggiorno, ancora una volta errate rispetto alla previsione. L’ennesimo balzello accertato è risultato un flop rispetto alle previsioni di entrata rispetto agli anni scorsi. E ribadiamo la richiesta fatta più volte in questo Consiglio di usare questa tassa come tassa di scopo da utilizzare nella promozione turistica”.
“Altra promessa mancata – prosegue Martinelli – riguarda l’utilizzo dei proventi delle concessioni edilizie: dal primo giorno fu ribadito il concetto che nessun euro ricavato sarebbe stato utilizzato per finanziare la spesa corrente. Eppure anche in questo caso dal 2013 la percentuale dei proventi utilizzati per finanziare le spese correnti è aumentata fino ad arrivare al 42,54 del 2015”. Infine la critica sull’utilizzo delle risorse di bilancio: “Le scuole – dice Martinelli – stanno cadendo a pezzi, lo stesso vale per l’edilizia sportiva ma in realtà dal bilancio si nota che i fondi impegnati sono irrisori rispetto alle previsioni approvate. Emerge ancora una volta, insomma, che imprese e cittadini da questa amministrazione sono vissuti come bancomat a cui spillare soldi”.
Per Lenzi gli strali arrivano sulla questione dei debiti fuori bilancio e delle anticipazioni di cassa. “Per quel che riguarda i debiti relativi al passato – dice l’esponente Idv – mi meraviglio che una amministrazione che è in carica da quattro anni faccia emergere solo ora dei debiti vecchi. Denota una incapacità della macchina comunale e di governarla, confermata anche dai debiti emersi nel 2015. Uno dei punti d’onore dell’amministrzione era quello che non dovevano esserci più debiti fuori bilancio. Evidentemente, invece, non si è in grado di prevedere procedure che li evitino. Prudenza avrebbe voluto che al momento del bilancio fosse previsto una voce per le spese straordinarie. Non prevedere, insomma, nel bilancio di previsione una somma idonea a coprire i debiti fuori bilancio lo rende difettori in partenza”. Infine sulle anticipazioni di cassa: “Ricordo – dice Lenzi – che quando fu stipulata la convenzione con il nuovo servizio di tesoreria rilevai che a fronte di tassi calanti la convenzione prevedeva tassi passivi più alti rispetto a quelli della convenzione precedente. Era un dubbio azzeccato, visto ha determinato un maggior esborso di interessi”.
Lunga la replica dell’assessore Cecchetti: “Sul tema del bilancio – dice – servirebbe una maggiore considerazione riguardo all’oggettiva difficoltà strutturale per realizzare questo bilancio, un bilancio che richiede costantemente di essere gestito a fronte di necessità strutturali”. Poi la replica alle opposizioni: “Martinelli – dice l’assessore – continua a dire che bisogna spendere di più in alcune direzioni e ridurre le entrate in altre. Ma non ho mai sentito in tre anni ipotesi altenative di maggiori entrate o di tagli alle spese per far quadrare il billancio. Dal canto nostro abbiamo rispettato una certa progressività nella imposizione fiscale in maniera assolutamente significativa. Mi dispiace, inoltre, che non ci sia quasi mai, e neanche stasera, una corale attenzione ai temi del recupero in materia di evasione ed elusione fiscale rispetto alla quale siamo particolarmente impegnati, con risultati che ancora non ci soddisfano nonostante abbiamo messo in campo tutte o quasi le azioni possibili. A partire da quella di abbandonare il ricorso a Equitalia, metterci la faccia e affrontare la riscossione e il recupero dei crediti con una società in house come Lucca Holding Servizi”.
“Sulla pressione tributaria – prosegue Cecchetti – i dati del nostro Comune sono leggermente al di sotto della media regionale. I dati, poi, andrebbero correttamente letti sulla base dell’intervento erariale e regionale che registrano dei cali dal punto di vista delle minori risorse trasferite. Così come per l’imposta di soggiorno: Martinelli ha letto male la relazione dei revisori visto che l’incassato è di 653mila euro nel 2015 in cui va inserito l’ultimo trimestre che deve essere pagato entro il 15 gennaio dell’anno successivo. Anche a proposito delle differenze tra previsioni e realizzazioni in materia di investimenti, se si vanno a vedere i piani triennali del passato, si scoprirà che le previsioni di opere finanziate con mezzi propri e con mutui, vale a dire quelle che dipendono dal Comune, sono oggi decisamente più realistiche”. Infine le risposte a Lenzi: “Sui tassi di tesoreria – dice – sono sicuro che ci siamo trovati a diversi andamenti di mercato ma la garanzia delle convenzioni viene data dal fatto che si ricorre a un bando per decidere l’istituto con cui operare e che garantisce le migliori condizioni. Quanto ai debiti fuori bilancio voglio solo sottolineare, nel rivendicare la loro riduzione nell’arco di questi anni, che non si possono fare fondi di riserva per prevenirli. Si tratterebbe lo stesso di debiti fuori bilancio”.
Martinelli replica ancora: “Quella di diminuire gli investimenti nel settore delle opere pubbliche – dice il capogruppo di Forza Italia – Alternativa Civica – è una scelta politica dell’amministrazione di cui dovrebbe assumersi la responsabilità. Quanto ai dati sulla tassa di soggiorno sono quelli che emergono dalla relazione dell’organo di revisione. Infine un ultimo dubbio, quello sulle fatture di Gesam Energia: o si dice che il precedente amministratore non ha capito o si spiega come mai si passa dai 4 milioni e passa di fatture emessa a 600mila euro”.
Dichiarazione di non voto con due raccomandazioni per Luca Leone di Impegno Comune, prima dell’approvazione della delibera: “Invito a controllare – dice – la gestione di cassa, che è fondamentale, come raccomandano i revisori dei conti. L’invito è poi è di trovare elementi di chiarezza nella esposizione del bilancio, affinché emergano quei contenuti che molte volte non emergono dalla costruzione dei contenuti”.