Movida, Strimpelli dona al sindaco zucca e scarpetta

20 giugno 2016 | 19:05
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Movida, Strimpelli dona al sindaco zucca e scarpetta
Movida, Strimpelli dona al sindaco zucca e scarpetta
Movida, Strimpelli dona al sindaco zucca e scarpetta
Movida, Strimpelli dona al sindaco zucca e scarpetta
Movida, Strimpelli dona al sindaco zucca e scarpetta

di Paolo Lazzari
Si presenta a Palazzo Orsetti munito di zucca e scarpa (numero 43) per il sindaco Alessandro Tambellini: questa sera (20 giugno) il cantante Manolo Strimpelli ha messo in scena una versione ironica, moderna e provocatoria della favola di Cenerentola in chiave ‘movida’. Un termine che al leader della Nait Orchestra non piace, come non piace quell’ordinanza “anti-movida” firmata dal primo cittadino. Ricevuto però a pochi giorni dalla sua richiesta d’incontro dal sindaco, anche e soprattutto dopo la canzone con dedica Un prete in frack, che ha messo via una valanga di visualizzazioni e condivisioni (Articolo e video), il musicista si trattiene nel palazzo per una quarantina di minuti buoni. L’argomento è quello che è stato alla base del messaggio video lanciato da Strimpelli su Facebook e poi oggetto della richiesta di incontro via mail al primo cittadino: lo stop la musica fuori dai locali a mezzanotte ed il rispetto dei decibel previsti dalla legge per quella all’interno. Il sindaco ha raccolto la “sfida” con grande ironia e ha proposto una festa musicale con il tema della Cenerentola.

Il sindaco ha ricevuto il “dono” provocatorio con un sorriso e una stretta di mano, dopo un fitto colloquio, dai toni che – c’è da immaginarselo – non saranno stati certo leziosi. E, all’uscita, Strimpelli è un fiume in piena: “Il sindaco si è tenuto la zucca – spiega – mentre la scarpa me la sono dovuta riprendere: era un 43, non gli entrava, porta il 44 – scherza -. A parte questo ho trovato un uomo che esprime al meglio le antiche tradizioni contadine, una persona perbene che emesso quell’ordinanza perché imbrigliato dalle leggi regionali. Gli ho spiegato che la mia hit ‘Un prete in frack’ è dedicata a lui, ma che il prete non è lui. In questa città si aggira da troppo tempo un vampiro notturno, un mix tra un santo e un fante. A Lucca c’è l’idea che ci siano alcuni poteri forti che decidono le sorti della città: io oggi sono stato un giullare a corte, ma qui ci vorrebbe un esorcista”.
Poi Manolo entra nel merito della discussione: “Tambellini mi ha dato ragione – osserva – ma mi ha spiegato che il Comune deve sottostare alle leggi regionali in materia. L’ordinanza è la stessa da tre anni? Magari si potrebbe fare 2 anni sì e 2 no – scherza ancora -. Il sindaco è ingabbiato dalle norme, ma mi ha fatto alcune proposte. Siccome io ho parlato di ‘Ghetto del divertimento’, lui mi ha detto che vorrebbe utilizzare il mercato di Pulia, nel prossimo futuro, per dare libera espressione alla creatività dei giovani artisti. Oltre a questo, ha proposto di organizzare una festa con tutte le band interessate, a tema Cenerentola. Mi ha anche chiesto di cantare insieme ‘Un prete in frack’ sul palco del Summer Festival, ma ho detto di no: la mia protesta non deve trasformarsi in propaganda”.
Strimpelli ricorda che l’unico modo di dribblare temporaneamente le normative è quello di chiedere delle deleghe, che sono però limitate per numero e per area. “Sono però un po’ deluso dal fatto che oggi, qui, non ci sia nessuno di tutti quelli che hanno condiviso il mio video – si rammarica – perché non basta protestare sui social: per cambiare le cose bisogna metterci la faccia e io ce l’ho messa, perché questo mi diceva il mio cuore. Non ho un disco in uscita e non ci guadagno nulla, anzi. La band fa già le sue 60 serate all’anno e ha la sua vita, ognuno di noi ha una famiglia”.
Il maestro ha in canna una battuta anche per il comitato ‘Vivere il centro storico’: “Non è giusto che il sogno di un ragazzo di 20 anni venga spezzato per una persona che una sera a settimana non riesce a prendere sonno – argomenta – e io penso che ci sia chi vive intensamente e poi muore e chi muore già mentre sta vivendo. Oggi ho voluto dare l’esempio, mettermi in prima fila per un’ideale, perché amo la musica: sono soltanto un ‘cristo’ che cerca di far cedere questa gente ad una bellissima fiaba moderna. Invece il sindaco mi ha detto che le denunce per il troppo rumore sono più di quante si possa immaginare. Forse i giovani musicisti danno noia agli anziani di questa città, clero in primis. Ma non è possibile che per una persona che vuole dormire ci rimettano in 100. Alla fine Tambellini mi ha anche fatto i complimenti, dicendo che sono l’esempio di come si possa fare opposizione in chiave ironica, centrando il punto della questione”. “La serata che il Comune mi ha regalato con data e piazza ancora da decidersi la vorrei dedicare ai giovani autori e alle giovani band”. Chi fosse interessato può contattare Strimpelli alla sua pagina Facebook o scrivendo all’email manolostrimpelli@gmail.com.
FOTO – Una zucca e una scarpetta al sindaco per Lucca Cenerentola