Esami, per la prima prova ansia e ceri accesi a scuola






“E una è andata”. Portoni delle scuole circondati da nonne premurose e perfino da ceri accesi, sperando forse che un piccolo aiuto arrivi almeno dai piani alti. Primo giorno di esami di maturità anche per gli studenti lucchesi che questa mattina (22 giugno) oltre all’ansia hanno dovuto sopportare tra i banchi di scuola anche uno dei primi veri caldi estivi della stagione.
Protagonista assoluto di questa prima prova d’esami è stato sicuramente Umberto Eco, la cui recente scomparsa lo aveva già posizionato sul podio tra gli scrittori che sarebbero potuti uscire nelle tracce, anche se, a dirla tutta, gli studenti del centro storico hanno preferito scrivere d’altro: il tema sul rapporto padre-figlio per il saggio artistico-letterario è stata una delle maggiori preferenze, a seguire invece il tema storico-politico con un saggio di Vittorio Sgarbi sul tema del paesaggio e il tema storico sul suffragio universale con il voto delle donne nel 1946. Agli ultimi posti, oltre a Eco, il tema sull’attualità legato al concetto di confine, il tema tecnico-scientifico sull’uomo nello spazio e il saggio socio-economico che riguardava invece il Pil.
Tracce “scontate” ed altre invece un po’ meno, tutte comunque ricche di collegamenti e di buoni input per evitare il famoso blocco dello scrittore.
Primissima ad uscire dai portoni del liceo classico è Cecilia, che ha scelto il tema sul rapporto padre-figlio: “Ho scelto di fare il tema artistico-letterario e devo dire che una traccia del genere non me la aspettavo per niente – spiega – il tema sulle donne invece ce lo aspettavamo un po’ tutti, soprattutto dopo gli ultimi fatti di cronaca. Alla seconda prova di domani ci sarà greco, che è sempre stato il mio cavallo di battaglia, quindi spero davvero che vada bene come previsto. Una volta finiti gli esami vorrei tanto frequentare l’accademia delle belle arti di fotografia, cinema e televisione”.
Seconda ad uscire invece Diletta, anche lei stesso tema, che dopo gli esami vorrebbe invece iscriversi a professioni sanitarie.
“Ho letto il tema almeno cinque volte prima di cominciare a scrivere – spiega –: ieri sera ero talmente piena di ansia che camminando non ho visto un palo e stamattina mi sono dovuta presentare in aula con un bernoccolo sulla fronte”.
Il tema sul rapporto padre-figlio ha entusiasmato anche i ragazzi del liceo delle Scienze Umane.
“Potevamo fare tanti collegamenti – spiega Chiara – da Saba, alla Coscienza di Zeno e io ho parlato addirittura del film L’attimo fuggente, però è stata comunque dura e eravamo tutti un po’ spaventati. Per domani invece siamo tutti abbastanza tranquilli perché l’argomento ‘scienze umane’ ci appassiona molto e avremo sicuramente molto di più di cui parlare. Il vero grande scoglio è l’orale”.
“Dopo gli esami andrò in Olanda – spiega Saverio – dove ho già degli appoggi lavorativi. Intanto starò là un anno, poi si vedrà. Qui in Italia per noi giovani non c’è un gran bel futuro, preferisco andarmene via subito”.
Già con in testa il mondo del lavoro anche i ragazzi del liceo Artistico in via Fillungo, che dopo la meritata vacanza estiva vogliono subito cercare lavoro, possibilmente nel mondo dell’arte e della musica. A loro domani spetta la prova di progettazione che avrà una durata di addirittura 18 ore.
“Non siamo molto tesi per questa prova – spiega Federico – perché per noi è una materia molto stimolante e quasi divertente. L’unica cosa che ci preoccupa sono le ore che dovremmo passare a scuola. Come tesina invece porterò The dark side of the moon dei Pink Floyd e spero che i professori la trovino interessante”.
In Italia o all’estero la maggior parte dei maturandi ha già ben chiaro cosa vorrà fare una volta finiti gli esami, dal carabiniere al medico, e questo è sicuramente un fattore molto positivo che rivela, almeno in parte, che la maturità non arriverà solo dopo gli orali.
Giulia Prete