



Ceri votivi ancora accesi sotto ai portoni delle scuole con un mix micidiale di caldo e tanta ansia. Anche il giorno della seconda prova la situazione rimane la stessa per gli studenti lucchesi che con oggi (23 giugno) si trovano ormai a metà strada dei tanto temuti esami di maturità. La seconda prova, che ha visto come protagonista la materia principale di ciascun corso di studio, ha avuto una durata differente per ogni singolo istituto: dalle 4 ore a disposizione per la versione di greco al liceo classico alle 18 di disegno e progettazione del liceo artistico.
“Ho scritto addirittura cinque fogli – spiega una studentessa dell’Istituto professionale Matteo Civitali in via San Nicolao la cui materia era anatomia – e spero proprio che sia andata bene, ho cercato di scrivere tutto quello che sapevo. La prova di lunedì per me sarà quella più difficile, spero solo che tutto questo finisca presto così almeno potrò cominciare a lavorare. Vedo tante amiche che studiano tanto all’università e poi non riescono a trovare lavoro, io non ci perderò nemmeno tempo”.
Ventate di pessimismo anche tra i ragazzi dell’istituto professionale Sandro Pertini, dalla parte opposta della città, che alla domanda “Come vi è sembrato il compito?” hanno subito risposto “Era quasi impossibile”.
“Dovevamo redigere un budget e presentare lo stato patrimoniale e il conto economico – spiega Melania dell’indirizzo economia aziendale – per la terza prova invece sono molto più tranquilla, anche se devo ripassare ancora tutte quante le materie. Al mio futuro ci penserò a settembre, dopo l’estate, ma penso che mi iscriverò alla facoltà di economia… Se ho fatto bene l’esame di stamattina, ovviamente”.
E se per colpa dell’ansia c’è chi al classico si è presentato con un bernoccolo sulla fronte, al Liceo musicale Passaglia c’è Alessandro che invece si è rotto una gamba proprio pochi giorni fa, presentandosi agli esami con le stampelle.
“Il nostro compito consisteva in una composizione – spiega – ovvero dovevamo mettere le note su di un pentagramma, nei prossimi giorni invece avremo una prova strumentale. Non so come mi è andata perché gli esami sono sempre un terno al lotto, ma posso solo dire che il ministero non ci è venuto affatto incontro: nelle prove di simulazione – continua Alessandro – non ci hanno mai dato tracce fattibili per poterci esercitare, dovevamo comporre pezzi dell’Ottocento che hanno caratteristiche molto complesse e diverse dalle altre tipologie di musica”.
Conto alla rovescia quindi per la terza ed ultima prova scritta che si terrà lunedì prossimo (27 giugno) e che vedrà messi alla prova gli studenti su ben quattro materie.
Giulia Prete