Educazione alla salute, partito il laboratorio

30 giugno 2016 | 07:46
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Educazione alla salute, partito il laboratorio

Si è tenuto lo scorso 25 giugno il primo laboratorio di comunità con rappresentanti dei cittadini residenti nei territori di San Vito, Antraccoli, Picciorana, Tempagnano, promosso dalla struttura di educazione e promozione della salute dell’Azienda Usl Toscana nord ovest, ambito territoriale di Lucca, e dall’assessorato ai servizi sociali del Comune di Lucca.

Erano presenti la presidente della commissione consiliare sociale e sanità del Comune di Lucca Diana Curione, il responsabile della zona distretto di Lucca Luigi Rossi, il direttore del Dipartimento di prevenzione di Lucca Alberto Tomasi, il responsabile delle cure primarie per la Piana di Lucca Marco Farnè e il direttore della Promozione della Salute del territorio di Lucca Lucia Corrieri Puliti, insieme agli operatori della struttura, un gruppo di giovani tirocinanti laureati in scienze umane, che nel mese di maggio ha realizzato una serie di interviste ai cittadini sul territorio scelto. Ha svolto il ruolo di facilitatore lo psicologo e formatore sulle metodologie di comunità Raffaello Martini.
Si tratta di un’iniziativa che si propone di indirizzare le scelte dei cittadini al fine di contrastare i quattro principali fattori di rischio: fumo, alcol, sedentarietà e scorretta alimentazione, fattori che molto più di altri provocano una serie di patologie croniche. Come ormai è esperienza comune, non basta la competenza degli esperti che spiegano cosa fa bene o male per la salute, poiché le decisioni che portano ad uno stile di vita sano dipendono da una complessità di elementi. Le scelte di ciascun individuo riguardo alla propria salute dipendono, infatti, da un lato da ragione e sentimento, cioè da convinzioni, motivazioni ed emozioni del singolo, dall’altro dal contesto in cui egli vive e dalle persone con cui si relaziona.
“L’obiettivo del progetto è proprio centrato su questo – spiegano i promotori -: fare in modo che una comunità di cittadini progetti e realizzi, a piccoli passi, un contesto più favorevole all’adozione di stili di vita sani. Saranno i cittadini dunque, a decidere insieme cosa e come fare rispetto ai temi della salute.
E’ certamente una sfida ambiziosa, che prevede un nuovo modo di progettare e che si propone di favorire la crescita, l’autonomia, la responsabilità, il senso di comunità e lo sviluppo di competenze, per rafforzare il protagonismo attivo dei cittadini”.
Dall’incontro del 25 giugno è nato un comitato promotore che, insieme agli operatori e i cittadini dovrà individuare azioni, interventi progetti da realizzare per promuovere la salute nel territorio individuato.