Quartiere Giardino, cantieri a raffica ma residenti divisi






Il quartiere Giardino resta diviso sui lavori di riqualificazione e continua a chiedere l’abbattimento della Stecca, il palazzo che il Comune in accordo con Erp ha deciso di recuperare per alloggi e di non abbattere come previsto nella prima stesura del contratto di quartiere, che ormai volge a conclusione e che entro la fine dell’anno vedrà compiuto il recupero di questa zona alla periferia della città, divenuta un cantiere a cielo aperto. Ma i residenti continuano a rimanere divisi in due.
“I lavori per riqualificare il quartiere giardino di Pontetetto? Sono attesi, ma finché non vediamo non crediamo. Inoltre non è stata risolta la questione della Stecca”: questo l’umore collettivo che si respira oggi (16 luglio) tra i residenti della zona. Le due delibere di giunta hanno approvato il progetto per migliorare la piazza, riorganizzare gli spazi verdi e creare un nuovo parcheggio funzionale, ma non tutti la prendono bene. “Dicono che le opere saranno concluse ad inizio dell’anno nuovo – commenta un’anziana residente – ma qui sappiamo solo che viviamo da mesi in un cantiere a cielo aperto da mesi. Se riusciranno a portare a termine questi lavori il quartiere ne trarrà giovamento, ma non dimentichiamo che la nostra richiesta prioritaria consiste nell’abbattimento della Stecca, che invece verrà recuperata. Questo noi non possiamo accettarlo, serve rispetto per la situazione in cui ci troviamo a vivere”.
Percorrendo il perimetro del quartiere c’è anche chi dichiara di essere completamente all’oscuro circa le nuove opere: “Non ne sappiamo nulla – affermano alcuni avventori del bar maggiormente frequentato – ma di sicuro qui l’immobilismo regna sovrano. L’amministrazione non ha mai veramente ascoltato le nostre richieste ed i lavori già iniziati procedono a rilento. Qui ci troviamo proprio in mezzo ad un’emergenza sociale: la Stecca è un edificio inutile e degradato, che vogliono recuperare per inserirci nuove famiglie, magari immigrati. Abbiamo già avuto problemi di convivenza in passato, ma nessuno ci ascolta”.
C’è, tuttavia, anche chi tira un sospiro di sollievo e plaude al nuovo progetto: “Finalmente Tambellini e l’amministrazione cominciano a realizzare qualcosa di concreto per rendere il quartiere maggiormente vivibile – osserva una coppia di neo genitori – ma devono davvero fare in fretta, perché il disagio ed il malumore che si respirano da queste parti sono tangibili. In fondo siamo in una zona non distante dalle porte della città e non possiamo lasciare che rassegnazione e degrado prendano il sopravvento”. Intanto i lavori proseguono: sul piatto ci sono circa 589mila euro che serviranno per gli interventi suindicati, che vanno ad affiancarsi alla costruzione di 36 nuovi appartamenti da assegnare tramite bando nel 2017 ed al recupero della Stecca.
Paolo Lazzari