
La prima udienza è stata finalmente fissata, ma i tempi per dirimere i nodi del ricorso presentato da Terna contro i limiti del piano paesaggistico regionale che impediscono la realizzazione dell’elettrodotto nell’Oltreserchio si annunciano lunghi. La discussione nel merito della richiesta di annullamento degli effetti dello strumento regionale sul progetto di riassetto della linea con il traccia El324 inizierà soltanto il 20 dicembre del 2017. La previsione è che, con buone probabilità, la sentenza non arrivi prima del 2019.
Un tempo molto lungo in cui può accadere di tutto. Compreso, temono i comitati, il completamento della procedura di Via a quel progetto che è ancora in corso di istruttoria al ministero dell’ambiente, dove più di recente, si ricorderà, Terna ha inoltrato tre alternative al tracciato, tutte comunque respinte nei loro pareri dai cinque Comuni coinvolti.
La prima sezione del tribunale amministrativo regionale della Toscana ha infatti esaminato e accolto la richiesta di fissazione dell’udienza che la stessa Terna aveva presentato di recente a sorpresa, rinunciando alla richiesta di sospensiva del pit e chiedendo dunque un esame nel merito delle tante questioni aperte. Una mossa che aveva sorpreso gli stessi cittadini riuniti nel comitato Starc che continua a sostenere l’opzione zero (ovvero: niente nuovi elettrodotti sul territorio) insieme alla messa in sicurezza di quello esistente (a Maggiano e nelle zone limitrofe): Star infatti non ha perso tempo e si è costituito con un intervento “ad opponendum” depositato il 7 giugno scorso al Tar, a seguito delle informazioni avute dai legali che seguono dall’inizio il gruppo di cittadini. Terna aveva presentato contro il Pit regionale un ricorso straordinario al presidente della Repubblica. In casi come questo, specie di fronte a materie molto tecniche, l’iter prevede di norma la trasposizione al Tar e così era stato. Solo che poi i mesi sono trascorsi e le carte in tavolo, evidentemente, sono cambiate. Tanto che Terna ora vuole arrivare al dunque. Nel ricorso, tra l’altro Terna impugna anche i pareri negativi espressi dal ministero dei beni culturali e dalle Sovrintendenze competenti.
Intanto, c’è la partita aperte delle osservazioni al nuovo piano strutturale del Comune di Lucca. E, ovviamente, anche la zona dell’Oltreserchio è interessata, attraverso l’Osservatorio del comitati che è al lavoro per presentare entro il termine del prossimo 16 agosto le proprie critiche o integrazioni allo strumento urbanistica, prima che si vada all’approvazione in consiglio comunale.