Accordo su pronto soccorso, revocato stato di agitazione

Si è chiusa in maniera positiva, con un accordo tra le parti, l’incontro sulla situazione del pronto soccorso di Lucca tra l’azienda Usl Toscana nord ovest e le rappresentanze sindacali, che hanno revocato lo stato di agitazione. Il documento è stato siglato nella sede della prefettura di Lucca, che ha garantito un’importante funzione di mediazione e conciliazione tra le parti.
“L’azienda – si legge in una nota dell’Asl Toscana Nord Ovest – prende quindi atto con favore della disponibilità dei sindacati, che hanno riconosciuto gli sforzi della direzione, che ha provato tutte le strade possibili per reperire personale medico, effettuando bandi di assunzione per tre medici a tempo indeterminato, a tempo determinato e addirittura (l’ultimo) per contratti libero professionali, senza risultato. Inoltre, i sindacati hanno dimostrato apertura e senso di responsabilità effettuando proposte – prontamente accolte – in linea con le possibili soluzioni temporanee elaborate dall’azienda prima dell’inizio dello stato di agitazione. In particolare, verrà mantenuta l’attuale organizzazione, nelle more del lavoro di analisi, confronto e rimodulazione in atto a livello di tutta l’azienda. E’ stato inoltre concordato per il 15 agosto l’avvio dell’attività incrementale per il personale dirigenziale e per quello del comparto di supporto ai medici”.
“I sindacati – prosegue la Asl – hanno richiesto anche un’attenzione particolare alla stabilizzazione del personale, che l’azienda aveva già dimostrato con il bando di mobilità esplicitato per i dirigenti medici. Stessa cosa verrà fatta per il comparto, per il quale l’acquisizione di alcune figure a tempo determinato è stata obbligata in questo periodo ma l’interesse dell’azienda è quello di avere personale stabile e questa politica verrà perseguita nei prossimi mesi. Le recenti assunzioni nel comparto hanno comunque permesso di inserire un infermiere in più nel turno di notte. L’azienda ha anche accolto la richiesta dei sindacati di prevedere indagini stress correlate in pronto soccorso e di rivedere, rendendola più appropriata e possibilmente elaborando un’unica procedura a livello aziendale, l’istituto della pronta disponibilità. Per quanto concerne la richiesta di aumento dei posti letto di terapia intensiva, l’azienda ha sottolineato che la dotazione attuale risulta adeguata alle necessità per l’ambito territoriale di Lucca ma che il numero di posti letto potrebbe essere rivisto alla luce dell’analisi e del confronto in atto per tutti gli ospedali della rete. E’ stato anche stabilito un nuovo appuntamento per i primi di novembre, per continuare a monitorare la situazione e l’azienda si è impegnata a presentare in tempi rapidi una proposta organizzativa per il settore”.
Erano presenti all’incontro i direttori dei dipartimenti aziendali coinvolti ossia gestione e valorizzazione risorse umane (dottoressa Alessia Macchia), rete ospedaliera (dottoressa Grazia Luchini), emergenza urgenza area critica e blocco operatorio (dottor Ferdinando Cellai), professioni infermieristiche ed ostetriche (dottoressa Chiara Pini).
Per i sindacati erano presenti rappresentanti della funzione pubblica di Cgil, Cisl e Uil, Nursind, le rappresentanze sindacali unitarie, Anaao Assomed, Cisl Medici, Fp Cgil Medici, e la Federazione Medici aderente Uil Fpl.
I sindacati entrano nel dettaglio dell’accordo che prevede “il mantenimento dell’attuale assetto organizzativo della unità operativa medicina e chirurgia di accettazione e d’urgenza con i tre settori, medicina d’urgenza, O.B.I. e pronto soccorso; la ridefinizione dell’istituto della reperibilità a breve termine; le procedure concorsuali per assunzione del personale medico a tempo indeterminato e per il completamento del procedure finalizzate all’assunzione del personale Infermieristico, l’impegno dell’amministrazione a sollecitare la Regione per la stabilizzazione dei medici che attualmente lavorano in pronto soccorso con contratto di convenzionati; le procedure concorsuali per la nomina del direttore di medicina e chirurgia di accettazione e d’urgenza; l’attivazione dei 4 posti letto di terapia intensiva di cuo ne sono stati riattivati soltanto due ma l’amministrazione si impegna nella futura riorganizzazione a rivalutare eventuali ulteriori necessita di posti letto; il recupero di altri posti letto di degenza ordinaria per metterli a disposizione dell’area medica in modo da evitare appoggi in area chirurgica; la valutazione dell’attuale livello di stress lavoro correlato e della qualità degli ambienti di lavoro (Pronto soccorso-Obi-medicina d’urgenza); il ricorso ad attività a progetto (attività incrementale), finanziata dal fondo aziedale, limitata nel tempo e finalizzata al superamento delle riticità sia per il personale medico che infermieristico; la definizione di un piano iperafflusso/percorsi preferenziali diretti in modo che siano definità modalità operative anche con coinvolgimento di altre unità operative che alleggeriscano il peso sul pronto soccorso in quelle situazioni che vengono classificate come “iperafflusso” e che si differiscono da quanto previsto dal piano maxiemergenza”.
“I sindacati – è il commento dell’azienda – attendono ora il percorso concertativo con l’azienda che dovrà continuare nei prossimi mesi e che prevede un nuovo incontro con il prefetto nella prima decade di novembre al fine di verificare lo stato di avanzamento di quanto oggi concordato”.