Un lettore: “A Lucca nessuno assiste turisti stranieri”

7 agosto 2016 | 14:55
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Un lettore: “A Lucca nessuno assiste turisti stranieri”

Lucca città a vocazione turistica? A volte no, stando alle segnalazioni di un cittadino, che ha assistito personalmente a due episodi in cui del visitatori stranieri si sono trovati in difficoltà nel centro storico a ricevere le adeguate risposte alle proprie necessità.
“Vorrei solo segnalare – scrive il lettore – questi episodi che mi sono accaduti in data 12 luglio al parcheggio della Cittadella ed il 4 agosto in piazza San Ponziano. In entrambi in casi mi sono imbattuto in turisti che chiedevano aiuto perché persi nella mancanza di un semplice aiuto da parte dei gestori dei parcheggi”.

“Nel caso del 12 luglio – racconta – una comitiva di turisti anglosassoni non riusciva a farsi capire dal dipendente della Metro al quale chiedevano aiuto su come uscire dal parcheggio stesso dopo aver pagato il biglietto. Chiedo loro, con quel poco inglese che conosco, cosa stesse accadendo, visto che si era formata anche un pò di fila. I signori mi spiegano che avevano pagato il parcheggio ma che non veniva fornito loro il biglietto d’uscita e che non riuscivano a farsi capire dall’operatore perchè non parlava inglese. Gli spiego che una volta pagato l’importo bastava che riposizionassero sotto il lettore il biglietto d’entrata e che veniva convalidato anche per l’uscita. Il gruppo mi ringrazia e se ne va”. “Nel secondo caso, quello del 4 agosto – prosegue nel racconto – mi trovo in piazza San Ponziano. Anche in questo caso una coppia di francesi si aggirava per la piazza in cerca di aiuto. Il marito mi chiede se poteva parcheggiare in piazza per almeno 3 giorni e come poteva pagare l’abbonamento senza ritornare alla scadenza del biglietto. Con molta fatica, mescolando francese scolastico all’inglese maccheronico, gli spiego che non era possibile fare un abbonamento in quella piazza ma che l’unica struttura adeguata era in quella sotterranea di piazza San Francesco. Di questi casi ce ne sono un’infinità e quasi tutti i giorni, dai turisti che si perdono nelle stradine del centro in cerca anche di un bagno a quelli che si affidano a guide improvvisate e generiche che gli vengono fornite da strutture che niente hanno a che fare con quelle della nostra città”.
“Allora mi domando – chiude il cittadino – possiamo essere divisi da chi vuole una città dormitorio aperta solo ai turisti da una botta e via oppure da chi li vuole stanziali, che si fermino nella nostra città per alcuni giorni, in ogni caso in questi due singoli casi (che ripeto, sono solo un esempio ma che succedono quotidianamente) c’è tutta la disorganizzazione dell’amministrazione di una città che mira ad essere, sempre di più un’ambita meta turistica”.