Quartieri social: 13 realtà pronte a collaborare

9 agosto 2016 | 15:41
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Quartieri social: 13 realtà pronte a collaborare

Tredici le manifestazioni di interesse presentate da realtà associative e soggetti privati – tra cui Caritas, Lucense e Seven spa – per collaborare con il Comune di Lucca al progetto Quartieri social: San Vito e San Concordio. Tempi stretti per centrare l’ambizioso obiettivo di intercettare una fetta dei fondi stanziati dal governo (500 milioni di euro) nell’ambito del programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie: se non ci saranno proroghe, infatti, i comuni dovranno presentare i propri progetti entro il 29 agosto.
Lucca, che per le sue dimensioni potrà ricevere fondi fino a un massimo di 18 milioni di euro, ha concentrato le sue forze nell’individuare con il contributo dei cittadini un insieme coordinato di interventi per quel brano di città che dalle ex officine Lenzi raggiunge l’area di Campo di Marte toccando punti nevralgici per la partita della riqualificazione urbana, come l’ex scalo merci e il mercato di Pulia.

Gli obiettivi che l’amministrazione si pone riguardano il miglioramento del decoro urbano, la rifunzionalizzazione in chiave pubblica di aree e di edifici esistenti ma anche l’aumento della sicurezza territoriale e del livello dei servizi. “Vogliamo valorizzare il contributo del terzo settore – commenta l’assessore ai lavori pubblici, Francesca Pierotti – perché siamo convinti che sia un anello fondamentale per attivare la coscienza dei beni comuni. Ringrazio tutti coloro che in un periodo per lo più di vacanza si sono impegnati perché Lucca si giochi al meglio questa partita. Adesso sarà nostra cura mettere insieme le proposte che ci sono arrivate, valutarle, e farle camminare di pari passo con i progetti preliminari e gli studi di fattibilità ai quali stiamo lavorando”.
Si intende insomma attivare la comunità al fine di fortificarne la capacità di resilienza urbana. Il processo partecipativo che ha sostenuto le scelte dell’amministrazione, coadiuvato da Simurg Ricerche, si è tradotto in un impegno continuativo nei quartieri. Un metodo nuovo di costruzione delle scelte che ha connotato anche il percorso verso il piano strutturale, che costituisce in un certo senso la cornice dei progetti Quartieri social: “Abbiamo voluto porre la persona al centro delle nostre scelte: questo è stato il nostro imperativo – ricorda Serena Mammini, assessore all’urbanistica – nella costruzione del progetto per la città. Ogni persona ha una naturale inclinazione alla felicità che si esprime nella relazione con lo spazio che abita; la vivibilità dei quartieri è obiettivo primario del piano strutturale adottato. Il bando ministeriale è un’opportunità di concretezza importante ma anche un’occasione per guardare negli occhi e conoscere, sempre più da vicino, le realtà belle e brutte del nostro territorio”.
Mancano solo venti giorni allo scadere del bando, giorni di lavoro per la rifunzionalizzazione dell’ex scalo merci, per la ristrutturazione dell’ex teatrino di corso Garibaldi visto come luogo da destinare a pratiche artistiche e per la riqualificazione di Pulia. Giorni in cui sarà necessario aggiornare gli interventi pensati per San Vito (già presentati a un bando precedente dedicato alle periferie) e progettarne di nuovi, ad hoc per San Concordio. Attenzione anche per il sistema della mobilità, per una maggiore connessione tra le piste ciclabili esistenti e una possibile fermata della linea ferroviaria presso l’ex ospedale di Campo di Marte. 

Elisa Tambellini