Sosta caos in S. Maria: “Tutto come prima”

18 agosto 2016 | 14:40
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Sosta caos in S. Maria: “Tutto come prima”

L’ordinanza c’è ma nessuno (o quasi) la rispetta. In piazza Santa Maria e nelle strade limitrofe – via della Zecca e via del Gonfalone – la sosta rimane selvaggia. Non soltanto la sera, ma anche – e soprattutto – di giorno. Il Ferragosto ha concesso un periodo di tregua ma la situazione, nonostante la città sia molto meno affollata, negli ultimi giorni è tornata quella di prima. Ancora parcheggi selvaggi, ancora lamentele da parte dei residenti e commercianti che nonostante la nuova ordinanza e l’aumento dei cartelli di divieto di sosta la sera si ritrovano ancora macchine e moto letteralmente “appoggiate” alla vetrina del proprio negozio o sul portone di casa. E anche se ultimamente la ricerca di un parcheggio gratuito a due passi dal centro si era spostata anche in piazzale Verdi, la situazione in piazza Santa Maria e nei suoi borghi di certo non è migliorata come ci si sarebbe aspettati con il divieto perentorio di sosta fuori dagli stalli con il rischio rimozione 24 ore su 24, come previsto dall’apposita ordinanza comunale.

“La gente se potesse appenderebbe le macchine anche ai lampioni, – si lamenta la signora Mara, titolare della mercerie Piccole Voglie che si trova nel triangolo diabolico tra via del Gonfalone e via della Zecca -. Proprio ieri ho rimproverato un ragazzo perché mi aveva lasciato la moto completamente appoggiata alla vetrina. Seconda, terza, quarta fila. Inutile che mettano i cartelli, questa gente non ha ritegno”.
“Ora che la gente è in vacanza si respira un po’ di più – racconta la signora Giustina che più di una volta ha avuto difficoltà anche solo a girare la chiave del portone di casa per colpa di una sosta non proprio adeguata – però la sera è sempre la stessa storia, la gente arriva e parcheggia dove gli capita, con prepotenza. A volte ho paura anche ad uscire perché sembra che facciano quasi a gara a chi prende il posto per prima e c’è il rischio anche che mi mettano sotto il cane”.
Del tutto invisibili quindi i numerosi cartelli di divieto di sosta che si trovano lungo le vie del centro storico ormai dal mese scorso. Corsie degli autobus, marciapiedi, aiuole. Ogni angolo, qualsiasi esso sia, è sempre ben accetto pur di non pagare o di non fare qualche centinaia di metri in più di passeggiata.
“La situazione per me è migliorata – dice Alberto, più ottimista, residente in via della Zecca – ciò che dà fastidio è la maleducazione. Servono ordinanze più dure e maggiori controlli, la gente la macchina ce la mette lo stesso perché rischia, spera di avere fortuna e il più delle volte ce l’ha. La colpa è di chi gli lascia la macchina lì senza chiamare il carro attrezzi”.

Giulia Prete