Il comitato: pochi posti al S. Luca? L’abbiamo sempre detto

20 agosto 2016 | 08:38
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Il comitato: pochi posti al S. Luca? L’abbiamo sempre detto

Ospedale San Luca poco sfruttato? Per il comitato Lucca Est una conferma alla carenza di posti letto. Il gruppo di cittadini torna a mettere nel mirino il monoblocco dopo le prese di posizione del concessionario Gesat: “Una prima considerazione può essere proprio sul carattere dei contratti che sottintendono l’attività di Gesat, a suo tempo sono stati richiesti accesso agli atti proprio perché i cittadini si rendano conto di quello che è stato firmato e accettato dalle pubbliche amministrazioni, ma questi accessi sono stati rifiutati. Chiaramente il privato lamenta la mancanza di quei guadagni che prevedeva – aggiunge il comitato -, ma è logico che la gestione di un ospedale debba dare guadagno? Come possono le pubbliche amministrazioni permettere il guadagno sulla salute dei cittadini? Del San Luca e degli altri 3 ospedali in project financing, sarebbe opportuno si interessasse una commissione regionale speciale, che speriamo i consiglieri regionali abbiano presto il coraggio di chiedere ed istituire e che avrebbe pieno accesso a tutti gli atti”.

Poi il capitolo posti letto: “Qua si rasenta la farsa – è il commento del comitato , dopo smentite ufficiali, dopo un grande polverone innalzato per nascondere la realtà. E’ vero quello che era sostenuto da vari comitati e sindacati, mancano 80 posti letto e parrebbe che di conseguenza anche il personale sia ridotto. Ma il sindaco Tambellini, i membri della conferenza dei sindaci, in questi anni dove erano? Quando i comitati denunciavano l’impoverimento della sanità lucchese venivano derisi, poi vediamo che la gente non va a curarsi al San Luca, va magari a Pisa o Firenze, loro non ne sanno nulla? Potrebbero i consiglieri comunali interessarsi della vicenda?”.
Poi lo sguardo al vecchio ospedale: “La comunità lucchese – è l’appello del comitato – acquisti l’area del campo di Marte per farne il polo sanitario della città, le fondazioni bancarie hanno speso cifre ingentissime per creare l’Imt, pensiamo, potrebbero impegnarsi assieme ad altri operatori anche per acquistare l’area, creando un apposita Fondazione senza scopo di lucro, preservandone l’esclusiva vocazione sanitaria, affittando all’Asl i padiglioni necessari per i servizi che non trovano posto al San Luca, per la direzione amministrativa e per un vero eliporto funzionale all’area sanitaria e alle altre amministrazioni pubbliche. Mantenendo gli spazi necessari alla costruzione, nei prossimi 10-15 anni del nuovo padiglione urgenze-acuto che completerebbe il nuovo ospedale Campo di Marte. In questo modo i nostri figli e nipoti avrebbero un ospedale efficiente, controllato dalla comunità lucchese, collegato all’università pisana e fiorentina, che si inserisce nel complesso della sanità pubblica, ma mantiene le eccellenze sanitarie che la pianificazione regionale ha distolto da Lucca. Il San Luca che a quel punto sarà già vecchio, potrà esser venduto o riqualificato ad altra funzione”.