Asse est ovest, i soldi ci sono ma il progetto non va

Quindi è ufficiale: il secondo lotto del sistema tangenziale per la Piana di Lucca, previsto all’interno del sistema degli assi viari, si farà e viaggerà in parallelo al primo lotto. A confermarlo è stato il ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Graziano Delrio, che non ha però voluto (né potuto) dare rassicurazioni puntuali in ordine alle tempistiche. “Il punto di partenza – ha spiegato il ministro – è che il finanziamento esiste. Io stesso l’ho richiesto. Se ci fosse già un progetto esecutivo per il secondo lotto potremmo anche partire domani con i lavori. Ma dobbiamo attendere”.
Già, ma perché? Il fatto è che – e lo confermano anche l’assessore regionale Vincenzo Ceccarelli ed il consigliere Stefano Baccelli – il progetto preliminare deve essere profondamente ridiscusso. Con i sindaci e con i cittadini: perché così com’è, non si può fare. Lo scoglio principale? La circostanza che alcune delle opere previste per questo tratto (che sostanzialmente collegherebbe il Brennero all’A 11) non sembrano realizzabili. Un esempio, l’unico a dire il vero esposto oggi, è quello del sotto attraversamento dell’acquedotto Nottolini: “Quasi impossibile”, lo definisce Ceccarelli, riscuotendo i cenni di assenso di Delrio e Baccelli. Ma non si tratta dell’unico ostacolo: “Ce ne sono altri – spiega Delrio – e andranno analizzati in modo maniacale. E’ meglio perdere qualche mese in più prima che fermare i lavori dopo. Ci troviamo in Italia, non negli Usa: dobbiamo preservare la bellezza e la vivibilità dei territori. Una cosa però è certa: non aspetteremo la conclusione del primo lotto per pensare al secondo”. La discussione, conferma il ministro, è già partita: i due binari (primo e secondo lotto) viaggiano in parallelo.
Pa. Laz.