“Il secondo lotto di opere per gli assi viari? E’ già interamente finanziato, ma dobbiamo discutere insieme delle osservazioni al progetto, che andrà rivisto profondamente”: Graziano Delrio, ministro delle infrastrutture e dei trasporti, invitato oggi (22 agosto) a Lucca dal sindaco Alessandro Tambellini, fa definitivamente chiarezza sul progetto del sistema tangenziale e non soltanto.
“Il primo lotto – ha detto il ministro – può essere appaltabile entro il 2017. Inizio o fine anno? Non è questo il punto. Possono anche essere i primi mesi del 2018, a patto di fare un buon lavoro. Una progettazione fatta bene – insiste – consente di non perdere tempo successivamente. Considerate che, in Italia, il tempo medio per realizzare un’opera di questo genere, come il sistema tangenziale, è di 12 anni. Noi vogliamo fare prima”.
Del Rio è affiancato da una nutrita rappresentanza di sindaci, assessori ed esponenti di categoria. Oltre al sindaco Tambellini e all’assessore regionale per le infrastrutture e la viabilità, Vincenzo Ceccarelli, ci sono il consigliere regionale Stefano Baccelli che è anche presidente della commissione infrastrutture e ambiente ed i parlamentari del Pd Manuela Granaiola, Raffaella Mariani e Andrea Marcucci. Con loro anche primi cittadini dalla piana di Lucca alla Versilia (Buratti, Baccini, D’Ambrosio, Bonfanti), tutti gli assessori del Comune di Lucca ed esponenti delle associazioni di categoria come Cristina Galeotti (Assindustria), Ademaro Cordoni (Confcommercio), Fucile (Confartigianato), Bartoli (Camera di Commercio), Pierallini (Tagetik). Assente invece il Comune di Capannori: il sindaco Luca Menesini si trova in ferie e non ha potuto essere presente per problemi di tempistica e senza alcun intento polemico. Purtroppo non è stato possibile nemmeno inviare altri rappresentanti, per motivi organizzativi dovuti al periodo, ma dal Comune trapela comunque già soddisfazione per le rassicurazioni arrivate dal ministro.
“Non parliamo di promesse, ma di certezze – ha infati detto Delrio -. Con il primo lotto siamo al progetto preliminare: ci aspettano il definitivo e l’esecutivo. Si tratterà, adesso, di rispettare tutti quelli che sono i vincoli paesaggistici. Con Matteo Renzi – prosegue – abbiamo deciso di fare opere estremamente funzionali alla vita del Paese. Questa è una di quelle. La collaborazione con la Regione e le istituzioni locali è stata unica. Le opere devono essere condivise: non è mai una perdita di tempo ascoltare l’opinione collettiva e, anzi, la Regione ha fatto da apripista al nuovo codice degli appalti, che prevede proprio questa fase. Le città devono poter respirare: quest’opera consentirà di migliorare la qualità della vita dei cittadini e fornirà nuova linfa alle aziende ed al turismo”.
Delrio evidenzia come le lungaggini siano una vicenda tutta all’italiana, perché nel momento stesso in cui si concede un appalto partono ricorsi e contro-ricorsi. Un modo di fare che, per il Governo, deve cambiare in fretta. Poi entra nel dettaglio del secondo lotto: “Io stesso – conferma – ho richiesto lo stanziamento di 11 miliardi e mezzo per opere cosiddette ‘secondarie’ all’interno delle quali rientra anche questo secondo stralcio. Se ci fosse già un progetto esecutivo potremmo iniziare domani la cantierizzazione – afferma – ma così non è. Ci sono alcune questioni che devono essere riviste e discusse con i sindaci e con la cittadinanza, come quella che concerne il sotto attraversamento dell’acquedotto Nottolini, che appare quasi impossibile, ma non soltanto. Si tratta di preservare la bellezza del nostro territorio: qui non siamo negli Usa. Per questo non possiamo fornire dati certi sulle tempistiche, ma una cosa si può dire: non aspetteremo la fine del primo lotto per occuparci del secondo. I due progetti viaggiano su binari paralleli e la discussione è già iniziata”.
Treni e secondo binario. E, a proposito di binari, Delrio, coadiuvato dall’assessore Ceccarelli, evidenzia come l’opera si inserisca all’interno di un contesto organico più ampio, raccogliendo anche richieste specifiche dagli amministratori locali: “Il raddoppio ferroviario? Nel nostro progetto non si ferma a Lucca-Pistoia, ma arriva fino a Viareggio e Pisa. Quindi in Versilia possono stare tranquilli: lo faremo. Quando? Speriamo di attivarlo entro il 2019. Non solo: qua c’è anche il progetto del ponte sul Serchio, che va avanti. Con la sinergia di tutte le componenti necessarie arriveremo anche a quello. Questo è un passo avanti epocale: superiamo quella che io definisco la ‘sindrome dei 30’, cioè il ritardo medio di 30 anni sulle grandi opere in Italia. Questi tre interventi daranno nuovo slancio all’intero territorio, proiettandolo nel futuro”.
Paolo Lazzari
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