
Una apertura in due fasi, ma sempre di apertura si parla. Dopo l’attesa (e le polemiche) per la Casa del Boia, finalmente, c’è una data per il via alle iniziative: la fine dei lavori è prevista per il 15 di settembre, come confermato dal sindaco e dalla coordinatrice della società Idea, Maria Pia Bertolucci, che assicura l’apertura delle porte entro la fine dello stesso mese, con un programma didattico parallelo a quello sulla via Francigena. Si tratta, in realtà, di una partenza sperimentale, con aperture per le scuole e su richiesta il sabato e la domenica: la stagione vera e propria si inaugurerà con l’inizio del nuovo anno, quando verrà proposto un orario prolungato. “Per il momento partiamo da zero – spiega Maria Pia Bertolucci- lavoriamo solo con i soldi dei biglietti, quindi non possiamo fare di più: l’anno della Casa del Boia sarà il 2017”.
Al piano terra sono già stati installati sei proiettori, che regaleranno immagini sul percorso dei pellegrini e sulle loro storie e sono in corso le operazioni per offrire un’esperienza multisensoriale in 5D, mentre gran parte del mobilio è già stato sistemato all’interno e pronto per essere disimballato. Ad affiancare l’attività museale dedicata alla via Francigena sarà una didattica incentrata su Mura e fortificazioni, che arriverà ad abbracciare la storia e le tradizioni di gran parte del territorio provinciale. “E’ necessario – ha proseguito Bertolucci – lavorare di più su formazione ed informazione. Il centenario delle Mura, ad esempio, è passato come una meteora. Vorrei qualcosa di più stabile. Ma gestire un museo non è come gestire un evento che inizia e finisce: gradualmente costruiremo qualcosa di importante”.
La società gestisce già da anni un’attività didattica rivolta a circa 3.500 ragazzi ogni anno. Le lezioni per gli alunni delle scuole avranno un costo di 1,50 euro per 7 ore, mentre l’ingresso sarà gratuito. Le visite al museo possono essere prenotate da tutti, ma saranno organizzate anche giornate speciali appositamente per i lucchesi.
Jasmine Cinquini