
Casermette, torna a infiammarsi la polemica. A sollevarla, stavolta, è l’associazione Arti e Mestieri, assegnataria della casermetta San Frediano ma mai entratane in possesso.
“Il 24 settembre 2015 – spiegano dall’associazione – ricevemmo, con nostra grande soddisfazione, una comunicazione da parte dell’Opera delle Mura che, a seguito della procedura selettiva di affidamento in concessione d’uso delle casermette sulle Mura urbane, il nostro progetto culturale La Bottega delle arti e dei mestieri, era stato valutato positivamente dalla commissione e alla nostra associazione Lucca Arti e Mestieri, sarebbe stata assegnata a breve, in concessione d’uso, la casermetta San Frediano. E’ passato ormai un anno in cui i nostri diritti di cittadini e di associazione democratica, che opera nella città di Lucca da 28 anni, sono stati incomprensibilmente ignorati. Non sono servite telefonate, Pec, richieste, solleciti, niente, ad oggi non abbiamo ricevuto nessuna comunicazione ufficiale da parte dell’Opera delle Mura, nel merito delle decisioni adottate in via definitiva rispetto alle condizioni contrattuali di affidamento della casermetta, rimasta nel frattempo inutilizzata e desolatamente vuota e chiusa”.
“Ci hanno solo comunicato – prosegue l’associazione – che nella casermetta è tassativamente proibita ogni attività di vendita, nonostante che noi abbiamo consegnato un progetto culturale in cui erano bene evidenziate e dettagliate tutte le attività previste negli spazi della casermetta richiesta, nonostante che all’articolo 4 del “regolamento d’uso delle Mura urbane e degli altri immobili di competenza dell’Opera delle Mura”, sono elencate le Attività permesse negli spazi concessi e, tra le tante, alla lettera C, sono previste “attività commerciali e promozionali purchè compatibili con il decoro dei luoghi”… Infatti, sia nella casa del Boia, sia sul baluardo S. Colombano si svolgono regolarmente attività commerciali”.
“Noi non ci stiamo – è la polemica sollevata dall’associazione – il nostro progetto, non può essere considerato un’attività commerciale ordinaria, questa nostra azione ed iniziativa culturale di salvaguardia delle antiche lavorazioni manuali tradizionali, in tanti paesi d’Europa, ma anche in tanti Comuni italiani, è tutelata, incentivata e sostenuta dalle Amministrazioni pubbliche. Il nostro non è un progetto di tipo museale, statico, è un corpo vivo, un laboratorio che produce, dimostra e insegna, trasmette memoria e sapere, recupera manualità, parla soprattutto alle giovani generazioni. L’associazione non svolge alcuna attività commerciale in proprio, coordina e organizza i propri soci che sono operatori dell’ingegno e artigiani senza punti fissi di vendita, che volontariamente aderiscono al progetto della Bottega in quanto gli viene offerta la possibilità di produrre e dimostrare e vendere manufatti artistici e artigianali autoprodotti in modo che si possa autofinanziare l’insieme delle attività della Bottega, prevalentemente culturali e sociali, per coprire le spese vive di gestione e manutenzione della struttura”.
“Noi continuiamo a credere che questo progetto possa contribuire a valorizzare le mura – concludono dall’associazione – perché rappresenta una presenza in profonda simbiosi con il monumento, in continuità con la tradizione storica della città di Lucca, salvaguardia antichi mestieri e lavorazioni manuali altrimenti destinati a scomparire. Con questo progetto noi vogliamo restituirli un futuro, trasferendo alle nuove generazioni, il sapere antico e i segreti della manualità creativa e artistica. Abbiamo atteso per un anno intero mantenendo sempre un atteggiamento rispettoso, costruttivo, ma adesso, per tutelare la dignità della nostra associazione e dei nostri associati, la nostra pazienza è esaurita. Attendiamo ancora la fine del mese di settembre e poi valuteremo tutte le eventuali iniziative da intraprendere in qualsiasi sede opportuna per far valere i nostri diritti e per pretendere quel rispetto che, in una società che si definisce civile e democratica, dovrebbe essere garantito ad ogni associazione e ad ogni cittadino”.