Piste ciclabili e luoghi per socializzare nei quartieri

“Quando c’è l’opportunità di migliorare la socialità, il sistema dei servizi e la qualità urbanistica dei quartieri, da parte di questa amministrazione c’è la massima attenzione”, esordisce il sindaco Alessandro Tambellini. E l’opportunità, stavolta, dopo i Piu (progetti di innovazione urbana) regionali, si chiama Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana delle periferie delle città metropolitane, dei comuni capoluogo di provincia e della città di Aosta. In questo ambito la presidenza del consiglio dei ministri ha presentato un bando, scaduto lo scorso 29 agosto, da 500 milioni di euro. Le progettualità realizzate dai comuni capoluogo ammesse a finanziamento potranno ricevere al massimo 18 milioni di euro ciascuno e Lucca ha partecipato con Quartieri social, un insieme di interventi su opere pubbliche e attività sociali per San Vito e San Concordio richiedendo al governo 16.383.081 euro.
Ma anche il comune farà la sua parte con un impegno di cofinanziamento pari a 4.227.958 euro, così come la faranno i soggetti che hanno manifestato interesse a collaborare, dall’Erp alla parrocchia di San Vito, fino a importanti attori del terzo settore: l’importo complessivo dei progetti è di 23.404.401 euro. “Nei primi anni del nostro mandato ci siamo concentrati nel rimettere in ordine alcune questioni aperte nel centro storico, come i progetti Piuss Lucca dentro, – continua il sindaco Tambellini presentando Quartieri social – la riqualificazione del mercato del Carmine e delle mura urbane. Adesso è tempo di dedicarci ai quartieri, alla loro vivibilità e al loro rapporto con la città antica”. Un obiettivo che ha visto un ampio lavoro di squadra, come sottolinea l’assessore ai lavori pubblici Francesca Pierotti: “Questo è il terzo progetto che il comune di Lucca presenta nell’ottica di restituire spazi di qualità ai quartieri. A fine 2015 abbiamo partecipato a un bando ministeriale di riqualificazione delle aree degradate concentrandoci su San Vito e siamo in attesa di conoscerne l’esito. Poi è arrivata la grande soddisfazione per Sant’Anna, area oggetto dei progetti di innovazione urbana che la regione ha ammesso a finanziamento: entro fine anno saranno pronti i definitivi. Adesso, vista anche la cifra messa a disposizione dal governo, abbiamo pensato a un progetto che partisse dal lavoro già fatto nella zona est della città e arrivasse a sud, a San Concordio, anche attraverso un ripensamento dei collegamenti ciclopedonali che ha trovato espressione nel piano della mobilità urbana recentemente adottato”. Le risposte sull’esito del bando sono attese per la fine dell’anno, mentre a breve si dovrebbe conoscere anche il risultato delle segnalazioni sul recupero del tempietto dell’acquedotto del Nottolini di San Concordio a bellezza@governo.it, come ricorda l’assessore all’urbanistica Serena Mammini, che aggiunge: “Il piano strutturale adottato ha tradotto sulle carte i bisogni delle persone che abitano i quartieri, prevedendo aree di riqualificazione e di incontro. Con questi progetti abbiamo la possibilità di dare concretezza alla filosofia del piano, abbassandoci di quota. Sono progetti che nascono dall’ascolto e che danno contenuto ai contenitori. Sono realizzabili, sono sani e realistici: questo è il nostro metodo. Voglio ringraziare – aggiunge – il dirigente Maurizio Tani che ha coordinato il lavoro, la società Simurg ricerche e tutte le associazioni e i professionisti coinvolti”. Una parte importante del progetto è dedicata alle piste ciclabili, con un impegno di spesa che supera 1,4 milioni di euro: “La mobilità alternativa incentiva uno stile di vita più salutare e riduce l’impatto dell’inquinamento, – commenta Celestino Marchini, assessore al traffico – per questo abbiamo voluto prevedere sia nuove piste ciclabili sia l’implementazione delle esistenti per San Vito e San Concordio”. Due quartieri che hanno i loro luoghi-simbolo rispettivamente nell’ex distretto socio-sanitario di via Giorgini e nell’ex area Gesam, “aree che questi progetti hanno voluto riqualificare compiendo una vera e propria scelta identitaria a favore degli spazi pubblici – evidenzia l’assessore Antonio Sichi – riportando funzioni e occasioni di vita insieme laddove c’è abbandono. Il carico abitativo di San Vito raggiunge 24 mila abitanti e non ricordo finora interventi volti a restituire luoghi per la comunità come questo”.
Questi, in sintesi, i progetti di riqualificazione urbana presentati al bando ministeriale.
Riqualificazione dell’ex distretto socio-sanitario di San Vito
L’intervento è finalizzato a realizzare un centro civico a San Vito. L’immobile è di proprietà Erp e viene ceduto in comodato d’uso per 20 anni al Comune come cofinanziamento dell’intervento Erp sui fabbricati di piazza Ariosto. L’intervento ha un costo complessivo di 735mila euro.
Piste ciclabili
Prevista sia a San Concordio che a San Vito la realizzazione di nuove piste ciclabili e la implementazione di quelle esistenti con lo scopo di favorire la mobilità lenta nei quartieri più prossimi al centro storico. Complessivamente i due interventi hanno un importo di 1.429.570 euro.
Messa a sistema di aree verdi a San Concordio
Si tratta delle aree a verde comprese fra piazza Aldo Moro e l’acquedotto del Nottolini. Sulla scorta di quanto fatto a Sant’Anna per il Piu, l’intento è di riorganizzare queste aree individuando spazi ludici, attrezzature sportive, community garden. L’intervento ha un costo di 4 milioni di euro
Riqualificazione ex area Gesam
Il progetto si propone di riqualificare l’area che ad oggi si presenta come un cantiere dismesso per restituirla alla collettività con funzioni di carattere pubblico. L’intervento, necessario anche da un punto di vista statico, prevede la realizzazione, nella parte già bonificata da Polis, di una piazza coperta e di una seconda piazza scoperta in quota, oltre a degli spazi da destinare alle attività collettive: in particolare vi potranno trovare sede alcuni dei progetti presentati tra le manifestazioni di interesse. Importo del progetto 6.025.000.
Area sportiva alle scuole Chelini di San Vito
Progetto nato in collaborazione con l’istituto comprensivo e Caritas e prevede la realizzazione all’interno della scuola di alcune attrezzature sportive: in particolare una pista di skateboard e un campo polivalente. L’importo è di 170.000 euro.
Teatro a San Vito
Si tratta di recuperare l’area compresa fra le due scuole, materna ed elementare, per realizzarvi uno teatro all’aperto che possa essere utilizzato sia dalle scuole che dal quartiere. 49500 euro l’importo dl progetto.
Riqualificazione della piazza Lodovico Ariosto
L’intervento prevede la riqualificazione dei fabbricati Erp che insistono sulla piazza attraverso la demolizione di due edifici e la loro ricostruzione. L’intervento sarà realizzato a cura di Erp. Il costo è di 7,5 milioni di euro.
Parrocchia di San Vito
Prevista la riqualificazione dei locali annessi alla chiesa di San Vito di proprietà della parrocchia, da destinare ad attività sociali e di tipo collettivo. Il comune partecipa cofinanziando l’opera per un importo pari a 88.700 euro.
Un totale di 21 milioni e 700 mila euro per il recupero, la ristrutturazione e la realizzazione di opere pubbliche e infrastrutturali quindi, che andranno a sposarsi con interventi e attività di tipo sociale. In particolare il comune ha in cantiere due progetti, uno di controllo di vicinato e uno biennale di servizio civile che vedrà impegnati 80 ragazzi a sostegno delle fasce deboli dei cittadini. Ricco è stato il contributo delle associazioni, come Il Tondo – luoghi e relazioni con il progetto Fondo Cantoni; Fondazione Casa Lucca con il progetto Il buon vicinato. Spazi di ascolto in un quartiere in movimento; Spazio libero Aps, capofila di una rete di cui fa parte l’associazione Luna, con il progetto Uno spazio per il quartiere; la Caritas in collaborazione con la cooperativa ‘Le macchine celibi’ e le associazioni Onda Espressiva, Epic, Sofa, insieme con il progetto L’asola e il bottone, quartieri attivi contro la povertà; l’associazione Spazi Attivi, capofila di una rete di cui fa parte Communitas Asbc, con il progetto Portierato di quartiere.