




di Jasmine Cinquini
“Le nuove possibili opere per San Concordio? Ben vengano, ma non si dimentichino i problemi già esistenti, traffico pesante in primis”. Questo il sentore nel quartiere a sud della città, dopo la notizia della richiesta, da parte di Palazzo Orsetti, di adesione al programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana delle periferie delle città metropolitane, dei comuni capoluogo di provincia e della città di Aosta, indetto dalla presidenza del consiglio dei ministri. Lucca, partecipando con il progetto Quartieri social, ha proposto un insieme di interventi che riguardano opere pubbliche e attività sociali, nei quartieri di San Concordio e San Vito, per una somma pari a 16.383.081 euro (cui si aggiungeranno il cofinanziamento del Comune, pari a 4.227.958 euro e i contributi di importanti attori del terzo settore, per un totale di 23.404.401 euro).
“Tutto quello che viene fatto per riqualificare l’aspetto dei quartieri – commenta Gennarino Amone, titolare dell’omonimo bar su viale San Concordio – è bene accetto. L’importante, però, è fare i lavori perbene, con criterio, perché troppo spesso in questo Paese succede di doverci ritornare sopra, gettando al vento troppi soldi pubblici. Quindi si facciano pure le nuove opere, se possibile, ma occhio alle logiche clientelari che, per favorire pochi, danneggiano molti”.
L’impianto dell’intero progetto è orientato al recupero di situazioni di abbandono, mediante la valorizzazione dei quartieri e la creazione di spazi condivisi per l’incontro e la socializzazione fra membri della stessa comunità. Nello specifico, il piano prevede interventi per la messa a sistema delle aree verdi comprese fra piazza Aldo Moro e l’acquedotto del Nottolini, che saranno riorganizzate attraverso la predisposizione di spazi ludici, attrezzature sportive e un community garden. Altra importante azione riguarda la riqualificazione dell’ex area Gesam, che ad oggi si presenta come un cantiere dismesso, per restituirla alla collettività con funzioni di carattere pubblico (Leggi). In particolare è in programma la realizzazione, nella parte già bonificata da Polis, di una piazza coperta e di una seconda piazza scoperta in quota, oltre a degli spazi da destinare alle attività collettive. Proprio la valorizzazione delle aree verdi sembra stare particolarmente a cuore ai residenti: “Qua praticamente abbiamo soltanto il parco della Pace – commenta un commerciante – che è piccolo e la sera viene puntualmente invaso da cartacce e bottiglie. Giusto quindi farne altri, anche con giochi per bambini, parallelamente a luoghi che possano consentire ai giovani di esprimere le loro potenzialità. Ad oggi, secondo me, Lucca è una città per anziani, un luogo da cartolina che nulla ha da offrire alle nuove generazioni”.
Una parte rilevante del progetto è stata inoltre riservata alle piste ciclabili, nell’intento di promuovere una mobilità alternativa, che incentiva uno stile di vita più salutare e riduce l’impatto ambientale dell’inquinamento. C’è poi anche chi, vivendo a San Concordio da oltre quarant’anni, sente di poter dire la sua sui reali problemi della zona: “Piste ciclabili? Bisognerebbe anzitutto – osserva un anziano residente – che le strade fossero delle giuste dimensioni. Qui, su viale San Concordio, passa ogni giorno una quantità incalcolabile di tir. Cominciamo a risolvere il problema del traffico: in questa zona si è creato un intasamento costante e pericoloso. Poi si facciano pure nuove piste, magari nella zona dell’Esselunga dove sono soltanto disegnate, in modo da garantire l’incolumità dei ciclisti”.