L’Asl smentisce Angelini: S. Luca ha tutti i permessi

L’ospedale San Luca a San Filippo è stato realizzato nel rispetto delle procedure e con tutti i permessi necessari ad edificarlo. E’ l’Asl Toscana Nord Ovest a ribadirlo ancora, rispondendo così alle accuse ripetute dal consigliere comunale di Governare Lucca, Piero Angelini, e dal comitato Lucca Est Sergio Ghiselli.
“L’Azienda – si legge in una nota – ha infatti legittimamente fatto ricorso alle procedure della Conferenza dei servizi ai sensi della legge 241/90. Su questo argomento sono stati presentati anche dei ricorsi al Tar, per l’annullamento della delibera 566/2008 di approvazione dell’esito della Conferenza dei servizi, ricorsi che si sono risolti tutti a favore dell’azienda. In ogni caso – spiega ancora l’Asl -, oltre alla legittimità della procedura seguita, si ricorda che il Comune ha rilasciato anche il permesso a costruire 17/2012 e il successivo permesso a costruire 254/2012. In ultimo per l’opera è stato presentato regolare deposito di agibilità presso il Comune di Lucca”.
La legittimità dell’opera sotto il profilo urbanistico-edilizio, conferma l’Asl, è quindi acclarata ed è stata confermata in ogni sede, con il conforto anche della delibera numero 10 del 25 gennaio 2012 dell’Autorità di Vigilanza che ha analizzato tutta la procedura a partire dal 2003 e fino a tutto il 2011.
Sull’elisupeficie poi l’Asl ricorda di aver contestato l’opera appena Enac ed Arpat hanno iniziato a sollevare dei rilievi. “Il percorso di contestazione – si spiega – è tuttora aperto ed è confluito nella primavera scorsa nella detrazione del valore dell’elisuperficie dal conto finale del concessionario. Quindi, questa parte dell’opera non è stata pagata e in più c’è un’espressa riserva di richiesta risarcimento danni che sono e saranno patiti da parte dell’Azienda”.
Per quanto riguarda i posti letto dell’ospedale San Luca, la direttrice generale Maria Teresa De Lauretis ha fatto chiarezza sull’argomento nel corso della recente conferenza dei sindaci della Piana di Lucca, ricordando che il numero dei posti letto attivi è in linea con quello del Campo di Marte e che la differenza rispetto a quelli previsti nella progettazione del 2003, quando le esigenze erano completamente diverse dalle attuali, sta essenzialmente nei letti di “low care” (bassa intensità di cura) che si è deciso di mantenere sul territorio. Complessivamente, però, Lucca ha un numero di posti letto superiore rispetto alla media dell’area vasta Nord Ovest.
“Detto questo – prosegue l’Asl -, sorprende che si continui a parlare del passato, con le stesse affermazioni e polemiche che si ripetono negli anni, quando proprio nella recente riunione della conferenza dei sindaci è emersa da parte della maggior parte dei soggetti presenti la necessità di fare un passo avanti ed è stato concordato un percorso di confronto e condivisione, in maniera che i sindaci e le parti sociali possano partecipare alla discussione e alla elaborazione dei documenti di programmazione di area vasta. In tale occasione è stato tra l’altro confermato che il San Luca è e resterà un nodo fondamentale, di primo livello, della rete ospedaliera e che le sue eccellenze verranno sicuramente valorizzate nell’ottica dell’area vasta”.