Il casello a Mugnano piace al comitato di Capannori

Il Comitato per una viabilità sostenibile e la salvaguardia del territorio, che da tempo sta seguendo le vicende delle modifiche alla viabilità nelle zone di Tassignano, Santa Margherita e Pieve San Paolo a seguito del raddoppio ferroviario sulla linea Pistoia-Lucca, ha elaborato alcune idee che interessano sia il comune di Capannori sia quello di Lucca. Due territori già legati dal progetto sovraordinato degli assi viari e per i quali il comitato ha studiato delle proposte complessive di miglioramento del sistema nella sua interezza. Proposte, ma anche dubbi da chiarire, che lo scorso lunedì (5 settembre) il comitato avrebbe voluto presentare al gruppo di maggioranza consiliare di Capannori: incontro rimandato a quando saranno “acquisiti nuovi elementi di valutazione rispetto alle assemblee fatte dall’amministrazione comunale”. Nell’attesa di una nuova convocazione da parte di Capannori, il comitato questa mattina (7 settembre) ha voluto incontrare anche il sindaco di Lucca Alessandro Tambellini e due suoi assessori, Serena Mammini (urbanistica) e Celestino Marchini (traffico e strade).
“Volevamo capire meglio le implicazioni reali sulla viabilità connesse all’inserimento, nel piano strutturale adottato da Lucca, di una fascia di salvaguardia per verificare la fattibilità di una nuova uscita autostradale a Mugnano – spiega Marco Tardelli, presidente del comitato – e se questa ipotesi avrebbe potuto conciliarsi con le idee che i nostri tecnici stanno sviluppando per un grande raccordo anulare lucchese (‘gral’ potrebbe essere il suo acronimo), una sorta di ampia seconda circonvallazione che salvaguardi i quartieri e i paesi più interessati dal traffico pesante e permetta comunque ai mezzi di raggiungere le aree industriali del territorio. Siamo rimasti piacevolmente sorpresi dallo stile degli amministratori di Lucca: ci hanno ascoltato, hanno dato una risposta puntuale a ogni nostro dubbio senza alcuna remora e per correttezza istituzionale non sono voluti entrare nel merito di ipotesi che riguardano il comune di Capannori perché non di loro competenza. Un casello a Mugnano, se realizzato insieme a una sorta di ‘gral’, è una soluzione che ci convince”.
Ma se la previsione di una fascia di salvaguardia in un piano strutturale non comporta alcuna azione imminente, lo stesso non può dirsi per il progetto che prevede la chiusura di nove passaggi a livello tra Pieve San Paolo, Santa Margherita e Tassignano e la realizzazione di due sottopassi: “Un mese fa circa l’amministrazione di Capannori ha presentato nei tre paesi il progetto, – continua Tardelli – ma si trattava di un tracciato su Google Maps: dove sono i progetti esecutivi? Dovrebbero essere pronti! Il sindaco Menesini assicura l’avvio imminente dei cantieri e pertanto la documentazione deve essere stata prodotta. Domani faremo richiesta ufficiale di accesso agli atti. D’altronde, se i nostri rappresentanti in questa fase non ritengono opportuno incontrarci, l’unico modo per essere informati su un progetto di così ampio impatto sulla vita dei cittadini è leggere le carte”. Il comitato, tiene a precisare, non esprime la voce del ‘no a priori’, tutt’altro: ritiene il raddoppio della linea ferroviaria in direzione Firenze indispensabile per permettere collegamenti efficienti ed è favorevole anche alla chiusura dei passaggi a livello nelle frazioni e alla realizzazione dei due sottopassi previsti. Propone però delle alternative che vanno nella direzione di un maggiore ammagliamento dei paesi e delle frazioni: se infatti l’eliminazione di un passaggio a livello crea una cesura, la realizzazione di sottopassi pedonali o ciclabili – quattro o cinque, nelle tre frazioni interessate – a stretto uso della popolazione e di sottopassi a doppio senso di circolazione (anche alternato) costituisce una misura compensativa che il comitato propone all’attenzione dell’amministrazione capannorese. Il comitato solleva dei dubbi anche sul progetto della cosiddettà bretellina tra via Chelini e l’area Pip di Carraia: “I 2 chilometri del tracciato e le relative opere (un sottopasso, due rotonde, un cavalca-autostrada) costituiscono di fatto un nuovo asse viario del sistema tangenziale di Lucca. Non essendo previsto dall’attuale progetto d’insieme degli assi viari, è indispensabile che come tale venga vagliato e sottoposto a studi specifici di fattibilità. Non trattandosi di una viabilità al servizio del territorio legata al raddoppio ferroviario non può essere solamente oggetto di accordi bilaterali Capannori-Rfi”.
E sul mancato incontro con l’amministrazione di Capannori, definita “una mancata occasione di confronto e di partecipazione condivisa, tanto declamata come caratteristica principale dell’amministrazione comunale”, il comitato chiosa: “Si ritiene che i cittadini, in uno scambio costruttivo e civile di informazioni, debbano essere anche e soprattutto ascoltati non solo in campagna elettorale. Risulta infatti chiara e pacifica per tutti la necessità del raddoppio ferroviario della linea Pistoia-Lucca, che viene considerato sia dall’amministrazione comunale che da tutta la cittadinanza capannorese come una grande opportunità per risolvere la problematica degli odierni passaggi a livello presenti sul territorio. Tuttavia – prosegue il comitato – a seguito della presentazione dei nuovi sottopassi e della nuova viabilità annessa, così come presentata dal sindaco nelle riunioni pubbliche effettuate nel mese di luglio, sorgono delle domande spontanee che oltre alle proposte alternative dovevano essere anche oggetto dell’incontro con i consiglieri comunali di maggioranza. La nuova strada di alto scorrimento in prossimità della chiesa di Tassignano, la cosiddetta ‘bretellina’, risolve il problema del passaggio a livello oppure risolve il collegamento previsto dal progetto degli assi viari collegando la zona Pip di Carraia con la via Romana?”.
I membri del comitato, ancora, sollevano ulteriori dubbi: “Il sindaco Menesini sta giustificando tale nuova viabilità con l’intento di togliere il traffico camionabile dalle frazioni: ma si riferisce ai camion presenti e che transitano quotidianamente sul territorio (senza studio sui flussi di traffico) oppure si riferisce a quelli che nel lungo periodo arriverebbero dalla media valle e dalla Garfagnana mediante il tracciato degli assi viari? Perché altri progetti – continuano – già presenti nel piano strutturale del comune di Capannori, come il sottopasso di Tassignano in località Baccioni, già provvisti di progetto esecutivo e di ruspe che avevano già iniziato gli scavi sono stati sospesi e ritenuti inidonei? Quali sono le problematiche riscontrate?”. Una raffica di interrogativi che si chiude con un rimando al programma elettorale dell’amministrazione Menesini, impegnato a garantire zero consumo di suolo.
Il comitato ha aperto anche un gruppo su Facebook, dove presto saranno online i progetti alternativi che sta elaborando con il supporto esterno dell’architetto Valentina Barsella e del geometra Andrea Belluomini.