Teatro di Corso Garibaldi, un palco per i giovani

di Roberto Salotti
La maggior parte dei lucchesi ne ignora perfino l’esistenza e il motivo sono i lunghi anni di abbandono, più probabilmente, ad aver cancellato nei più il ricordo di quello stabile di Corso Garibaldi, per il quale il Comune torna adesso a sognare un futuro rilancio. E’ il “nuovo” teatro Garibaldi, un edificio di oltre 2mila metri quadrati a due passi dall’ex caserma Lorenzini e dal Museo del Fumetto e che negli anni ha ospitato enti e associazioni combattentistiche. Il progetto di ricavarne un palcoscenico per i giovani e fatto dai giovani è emersa ieri (7 settembre) a margine della commissione cultura dove erano invitati i vertici del teatro del Giglio.
E parlando di rilancio e prospettive, non poteva che sembrare quanto mai calzante l’idea di recuperare questi spazi, che rischiano ormai di cadere a pezzi, per inserirli nella rete dei teatri cittadini.
Il Giglio dedica già grande sforzo alle attività di formazione dei giovani ed è ormai per tradizione attento anche alle giovani “leve” del settore. Il nuovo teatro con il San Girolamo potrebbe creare un circuito ideale, dando una risposta alla carenza di spazi per le giovani compagnie teatrali. La Fita ha il suo avamposto al Nieri di Ponte a Moriano, ma tante altre compagnie – più o meno amatoriali – sono costrette a continue peregrinazioni da una sede all’altra.
“L’idea di recuperare quella struttura e farne un punto di riferimento per il teatro dei giovani c’è e vorremmo perseguirla – commenta il primo cittadino -: alla base di tutto c’è purtroppo un problema di risorse: servono i soldi per mettere in sicurezza e riqualificare la struttura”. Senza quei lavori è impossibile, per ora, progettare un futuro concreto, insomma, ma l’intenzione di esplorare tutte le strade possibili per arrivarci c’è.
Non a caso il direttore generale del teatro del Giglio, Manrico Ferrucci, ha espresso un forte interessamento: a breve svolgerà un sopralluogo alla struttura con il sindaco e gli amministratori, in primis la presidente della commissione cultura Enrica Picchi che anche ieri ha riportato all’attenzione il capitolo del nuovo teatro. Che, di nuovo, a guardarlo almeno dall’esterno ha poco. Un sopralluogo era già stato progettato diversi mesi fa, ma lo si era dovuto rimandare: la struttura interna, ancora di più degli esterni, necessita infatti di importanti interventi di messa in sicurezza e restauro, ma chi lo ha visto giura che sia un vero gioiello.
L’ipotesi era e resterebbe quella di coinvolgere altri enti o fondazioni, predisponendo un programma di recupero e proponendo un futuro utilizzo come teatro aperto della città. Qualcosa di simile a quello che esiste in altre città toscane, come nella vicina Pisa. Ma da far gestire e mettere in rete con i teatri esistenti.
Del recupero del teatro di Corso Garibaldi si parla da diversi anni. Già nel 2009 si era pensato di riqualificarlo per farne addirittura un museo pucciniano, come opera complementare per i Piuss che avrebbero dovuto cambiare il volto della vicina ex Lorenzini. Non se ne fece di nulla, per i motivi che ormai sono noti. Ora però, è spuntata di nuovo una attenzione a questo piccolo gioiello. Ma servirà probabilmente ancora del tempo per arrivare ad una soluzione.