“Stop privati in sanità”, petizione per referendum

Cancellare l’articolo della legge regionale sulla sanità che consente di ricorrere ai privati per l’erogazione di alcuni servizi. E’ questo lo scopo di una nuova raccolta di firme per indire un referendum abrogativo organizzata da Lucca per una sanità migliore: sabato mattina (24 settembre) la prima iniziativa al mercato di Marlia. Con la petizione si mira ad ottenere un refendum per eliminare cioé la possibilità che vengano stipulate convenzioni dirette con soggetti privati per la gestione di attività sanitarie da parte delle Asl. “Lo scorso anno – ricordano dal comitato – furono raccolte in Toscana 55.614 firme, in soli due mesi, per richiedere un referendum abrogativo della riforma sanitaria regionale che aveva come principale conseguenza l’accorpamento della 12 Asl esistenti in tre macro Asl. Il referendum fu boicottato dalla giunta regionale e dalla maggioranza in consiglio: un gioco di palazzo che comportò in pratica la riscrittura della legge in una nuova forma senza modificarne la sostanza”.
“Dal 1 gennaio – prosegue Lucca, per una sanità migliore – l’accorpamento delle Asl è in atto con conseguenze (come ormai ci hanno abituato gli atti dei nostri politici in tema sanitario) disastrose per la nostra sanità pubblica. Nella nuova legge fu introdotto inoltre un articolo, il 34bis, che consente alla regione di stipulare convenzioni dirette con soggetti privati per la gestione di attività sanitarie. Contro questa prospettiva di privatizzazione ulteriore dei servizi sanitari si è costituito un comitato che richiede l’abrogazione di quest’articolo. Si può firmare per richiedere il referendum abrogativo dell’articolo 34/bis della Legge regionale Toscana 40/2005 al comune di Lucca all’Urp in via del Moro; al comune di Capannori nella sede comunale e nelle ex circoscrizioni di Marlia e San Leonardo in Treponzio; al comune di Porcari, negli uffici di via Roma, e dalla prossima settimana nei comuni di Altopascio e Montecarlo”.