
A Lucca? Tutti possono fare ciò che vogliono. La pensa così Vivere il Centro Storico che commenta senza stupore la polemica sulla maxifesta sulla salita del Caffè delle Mura con tanto di bar non autorizzato per la somministrazione di alimenti e bevande.
“Ci sembra esagerato – dicono dal comitato – tutto il clamore suscitato dal fatto che durante la manifestazione tenutasi sulle Mura sabato scorso sia stato realizzato un megabar in assenza di regolare licenza, anzi in presenza di formale divieto. Che a Lucca ormai tutti possano fare ciò che vogliono è divenuto un fatto assodato e risaputo da tutti. Durante gli ultimi quattro anni il centro storico è diventato terra di nessuno. Ormai non c’è più niente che possa stupirci”.
L’elenco del comitato è lungo: “Le auto parcheggiate sul baluardo San Paolino? – iniziano gli esempi – Niente di anomalo: qualcuno dell’amministrazione le aveva informalmente autorizzate in barba a regole e divieti, mentre l’assessore di competenza aveva giustificato il fatto che, tanto, non ci sarebbe stata la possibilità di rimuoverle a termini di legge. Camion e camioncini in via Fillungo? Niente di più quotidianamente normale. Auto dei turisti stranieri sugli stalli gialli? Un prezzo da pagare in nome dell’accoglienza. Bar e birrerie che fino a notte fonda servono alcolici da consumarsi al di fuori dei locali in contrasto con le previsioni del Codice Penale, le quali invece prevedono il diretto controllo della somministrazione agli avventori da parte del gestore? Una tragica realtà che produce quegli schiamazzi e vandalismi che sono purtroppo realtà quotidiana. Il bivacco per la consumazione di bevande? Proibito dal regolamento di polizia municipale, ma tollerato se non addirittura difeso dall’assessore di competenza. Il parcheggio selvaggio a Porta San Pietro e Porta S.Maria? Una realtà quotidiana. Ristoranti che espandono a loro piacimento la superficie loro assegnata evadendo la tassa sul suolo pubblico e sottraendo possibilità di sosta ai residenti? Niente di più normale”.
“Di fronte a questo marasma – commentano dal comitato – è difficile stupirsi per una manifestazione una tantum autorizzata a superare i decibel di zona per una certa quantità, ma che con la mancanza di opportuni controlli diventa una licenza di fatto senza limiti, durante il corso della quale si vendono bevande senza autorizzazione. Non sarebbero forse più gravi le altre circostanze sopra illustrate? Se non altro perché ripetute pressochè quotidianamente? In fin dei conti si tratta semplicemente di una manifestazione che ha violato la legge e fin qui purtroppo tutto normale. Magari però a guardar bene però una differenza c’è: ha violato gli interessi delle categorie. Che qualcuno a Lucca violi impunemente la legge è divenuto cosa normale di cui nessuno parla, mentre se si toccano gli interessi dei locali pubblici allora il problema diventa rilevante e provoca perfino l’intervento del sindaco. Morale della favola: giusto il liberismo sfrenato ad eccezione di quando intacca gli interessi delle categorie”.