Condotto ripulito, si scava l’alveo contro allagamenti






Il condotto pubblico sarà completamente ripulito e messo in sicurezza, con una escavazione dei fondali per riportarli ai livelli originari e che sarà compiuta il prossimo anno dal Consorzio di bonifica Toscana Nord 1, che ha ricevuto la competenza specifica dal consiglio regionale. Il passaggio di testimone dalla Provincia si è già tradotto in una prima opera di ripulitura esterna del fosso, ha spiegato il presidente dell’ente Ismaele Ridolfi, che stamani (27 settembre) ha svolto un sopralluogo insieme aal sindaco Alessandro Tambellini per una ricognizione sui punti principali in cui gli operai stanno già operando.
“Utilizziamo la tecnica che seguiamo solitamente – commenta Ridolfi – la quale consiste nell’iniziare con una pulizia esterna, che riguarda le sponde e la rimozione delle alghe. Questo lavoro, su tutti i condotti lucchesi che vanno da Ponte a Moriano a San Marco, senza dimenticare i fossi cittadini, per quest’anno costerà circa 60mila euro”. Ed i frutti si vedono subito: a San Marco il condotto è stato letteralmente tirato a lucido: via le erbacce, i detriti e le alghe infestanti. Lo stesso dicasi per via dei Fossi, all’ingresso di porta san Jacopo, mentre sono in corso d’opera i lavori a san Pietro a Vico, dove i mezzi del Consorzio stanno provvedendo al taglio della vegetazione che costeggia le sponde dei fossi.
Quello della pulizia esterna è, tuttavia, soltanto il primo step: “Per l’anno prossimo – prosegue Ridolfi – ci proponiamo di cominciare l’escavazione di tutti i fondali, al fine di riportarli al loro livello originario. Si tratterà di un’operazione complessa e costosa, ma dopo decenni in cui è mancata una manutenzione adeguata dobbiamo farlo. Nel frattempo questi lavori consentono un deflusso più scorrevole delle acque e restituiscono un aspetto migliore alla città”.
Tambellini si sofferma invece su un altro punto cruciale: “I fanghi che vengono asportati – evidenzia – non vengono lasciati sulle sponde dei corsi d’acqua. Li portiamo in discarica, con un costo notevole: ma anche qui si tratta di un’operazione necessaria. I condotti che attraversano le zone abitate adesso vengono rimessi a nuovo: sono derivazioni del Serchio, controllate, anche se bisogna sempre porre attenzione a quanta acqua si immette”.
I lavori sulla luce originaria dei fossi, come precisato attesi per l’anno prossimo, serviranno anche per ricostituire il reticolo idraulico originario. “I canali intorno alle mura? Anche lì procederemo alla pulizia esterna e all’escavazione – conclude Ridolfi – mentre la pulizia della griglia sotto San Colombano per il momento resta di competenza del Comune”. Quest’ultima, secondo il sindaco, dovrà essere pulita anche più volte all’anno, per evitare il problema dell’allagamento degli spalti e di alcune sortite come nell’ultimo inverno.
Paolo Lazzari
FOTO – Il sopralluogo al condotto pubblico