
Serviranno ancora alcuni giorni per sciogliere la matassa del caso Gesam e definire il futuro assetto della società da attuare entro la fine dell’anno. La scissione asimmetrica è sotto esame, alla luce del testo unico sulle società partecipate che porta il nome del ministro Madia (Leggi), ma a breve Lucca Holding in accordo con l’amministrazione comunale deciderà se confermare la procedura per separare la rete del gas da quella della vendita e dei servizi, o se procedere in altra strada, revocando comunque gli affidamenti illegittimi, come la stessa Anac, coinvolta in prima istanza da un esposto del senatore di Forza Italia Altero Matteoli, ha imposto di fare.
In questa marcia di avvicinamento al verdetto finale, si è svolto oggi pomeriggio (28 settembre) a Palazzo Orsetti un nuovo confronto fra gli amministratori e i rappresentanti dei lavoratori e dei sindacati che dopo l’ultima lettera di Anac datata 1 luglio scorso hanno voluto aggiornarsi sullo stato dell’arte.
“In questo momento non è ancora possibile prospettare una decisione piuttosto che un’altra – spiega l’assessore alle partecipate Giovanni Lemucchi – stiamo lavorando a livello di uffici e Lucca Holding all’esame dei decreti entrati in vigore soltanto venerdì scorso. Il percorso è ben avviato ed entro ottobre formalizzeremo le nostre proposte che, oltre che con i consiglieri comunali, saranno condivise anche con i sindacati ma soprattutto con l’Anac che, a questo punto, interpelleremo”.
Il Comune, infatti, fatte le proprie valutazioni, le sottoporrà all’anticorruzione per avere indicazioni precisioni e procedere con il riassetto, che dovrà essere comunque approvato dal consiglio comunale. Una scadenza c’è, ed è indicata dal decreto Madia: la riorganizzazione societaria dovrà essere varata, salvo altre indicazioni, entro la fine del 2016.
Oggi pomeriggio i sindacati sono stati ricevuti dall’assessore e dal sindaco Alessandro Tambellini, che ha confermato quanto aveva già assicurato in altre occasioni. Ovvero che in nessun modo vi saranno ripercussioni sull’occupazione. “Abbiamo già operato altre razionalizzazioni o riassetti di società partecipate, anticipando in questo senso di circa due anni il decreto Madia – osserva l’assessore Lemucchi – e non abbiamo lasciato nessun lavoratore a casa. Così sarà fatto anche per Gesam: non ci sarà alcun tipo di esubero”.
Sullo sfondo restano comunque tutte le incertezze legate alla gara per il gestore del gas, a cui il riassetto di Gesam è finalizzato: l’amministrazione, al riguardo, ha rassicurato i lavoratori, ricordando di aver già sottoscritto un documento col quale si impegna, sentita l’assemblea Atem composta dai comuni della provincia di Lucca, a inserire nel bando di gara per il gas una serie di clausole a garanzia del lavoro dei dipendenti dell’azienda lucchese, come gli stessi sindacati avevano richiesto. Fra esse, la garanzia della non penalizzazione dei lavoratori a livello previdenziale e pensionistico e la loro esclusione dall’applicazione del contratto a tutele crescenti, introdotto in un momento successivo alla definizione del quadro normativo che regola le gare del gas.