Passerella sul Serchio, il Comune paga 300mila euro

di Roberto Salotti
Un’opera “faraonica” costata oltre tre milioni di euro e per lunghi anni oggetto di critiche e di polemiche, tanto da diventare perfino il set di servizi tv, andati in onda su Striscia la Notizia e più volte chiamata a specchio di uno dei tanti “monumento allo spreco” della Lucchesia. Comunque la si veda, e per usare una metafora della sapienza popolare, la passerella pedonale sul fiume in via della Scogliera è sicuramente costata quasi come il Serchio ai lucchesi. Perché alla fine della “giostra” sui media (e nei tribunali) il Comune dovrà sborsare 300mila euro alla ditta Edilsteel di Chieti, che si era aggiudicata l’appalto, poi rescisso dall’ex giunta Favilla.
Per i giudici del tribunale di Lucca a cui si era rivolta l’azienda, senza alcun tipo di responsabilità per la ditta stessa che secondo la giustizia aveva diritto ad un maxi risarcimento per la revoca dell’appalto. Il giudice lo fissò in 570mila euro più qualche spicciolo (pari alle spese processuali quantificate in circa 7mila euro). Una cifra ragguardevole per le casse di Palazzo Orsetti che dopo quella sentenza pronunciata dopo un lungo iter nel 2015 ha tentato una qualche conciliazione. Perché la Edilsteel non si è fermata, e, visto che il Comune non pagava, ha proposto anche un ricorso al Tar, per costringere l’amministrazione al pagamento di 317.698 euro subito, più le relative somme di denaro per ogni settimana di ulteriore ritardo rispetto alla sentenza del tribunale, con tanto di nomina di un commissario ad acta, “garante” degli obblighi del pubblico verso il privato “defraudato” del cantiere a opera già avviata.
Un iter travagliato che aveva visto, dopo la rescissione dell’appalto l’affidamento ad una seconda ditta poi fallita: una vera odissea per innalzare il ponte pedonale, costato 3 milioni di euro (gran parte dei fondi erano ministeriali ) e lungo 260 metri che collega il parco di Sant’Anna con il territorio di Sant’Alessio, tra il 2008 e il 2012. L’epilogo è stato scritto pochi giorni fa, quando è stato finalmente raggiunto l’accordo con la ditta. Il Comune è sceso a patti quando la società che ancora non riscuoteva un centesimo aveva promosso il pignoramento alla tesoreria comunale, affidata in gestione al Banco Popolare.
Messo alle strette, Palazzo Orsetti ha deciso di transare ed è riuscito a giungere ad un accordo con la Edilsteel, a cui verserà i 300mila euro, in cambio della estinzione di ogni altra pretesa. Dopo l’ok della pratica da parte della giunta, è giunto anche il suggello dell’avvocatura comunale.