S.Pietro a Vico, non solo parcheggi per futuro frazione

Una riqualificazione complessiva dall’area di San Pietro a Vico dove insistono la scuola, la chiesa, i campini e il cimitero. E’ questa l’idea su cui stanno lavorando l’amministrazione comunale e la proprietà del Molino Pardini per risolvere anche l’annosa questione dei parcheggi a servizio della frazione. Questo quanto emerso questa sera (7 ottobre) dall’assemblea pubblica cui hanno partecipato il sindaco Alessandro Tambellini e gli assessori Antonio Sichi e Celestino Marchini.
Marchini, dopo aver ricordato l’iter degli ultimi anni, che ha portato a individuare 40 stalli di sosta temporanei (fino al 31 dicembre) nell’area dell’ex Molino Pardini e a progettare la realizzazione di altri 14 stalli espropriando parte della proprietà Pardini.
“La società, però – ha ricordato Marchini – si è opposta all’espropriazione e ha pensato di fare una progettazione globale di tutta l’area per riqualificarla. In questo senso insieme all’assessore Serena Mammini sono stato a Roma, a parlare con le ferrovie ,per rendere il paese indipendente dal passaggio a livello con un cavalcaferrovia. Il Molino nel suo progetto vorrebbe insediare nell’area funzioni ricettive, di ristorazione, aree fitness e commerciali e fare una scuola nuova vicino ai campini”.
Al progetto dei Molini del Tirreno si aggiunge anche quello della cartiera Modesto Cardella, che ha proposto di realizzare stalli di sosta per i camion all’interno della proprietà dell’azienda oltre a posti per 33-35 auto vicino al cimitero.
Per la realizzazione del parcheggio d 14 posti a servizio della scuola a San Pietro a Vico nel piano dei lavori pubblici è stato inserito un finanziamento di 100mila euro, come richiesto dai tavoli dei lavori pubblici partecipati. E l’assemblea è stata convocata proprio per decidere come allocare tali risorse. Ma la proposta della proprietà del Molino Pardini ha infiammato il dibattito, fra il timore di dover rinunciare ai lavori per i parcheggi in tempi rapidi e la possibilità di un investimento, pianificato insieme all’azienda, più ampio e suggestivo. Una proposta, però, condizionata allo stop dell’iter dell’esproprio per gli stalli previsti dai lavori pubblici partecipati. In cambio l’azienda lascerebbe a disposizione pubblica i 40 stalli provvisori oltre il 31 dicembre e inizierebbe la progettazione per la realizzazione della riqualificazione del paese, e il recupero di tutta la proprietà, anche in vista della nascita del nuovo asse nord-sud nel nuovo sistema tangenziale della città.
“Chiarisco subito – ha spiegato il sindaco – che i soldi per fare il parcheggio previsto dai lavori pubblici partecipati ci sono: anzi, volevamo raddoppiarli, per arrivare a una consistenza di stalli utile alla scuola. Ma nel mentre è arrivata la proposta della proprietà del Molino Pardini da valutare nelle opportune sedi, come la conferenza di copianificazione. Non è detto che quello che vogliono fare si possa fare, ma perché non valutarlo? C’è sicuramente interesse a ripensare tutta l’area con la proprietà perché l’amministrazione ha bisogno di valutare la programmazione complessiva ed evitare che caschi a pezzi il Molino. La proprietà ha un’idea, da valutare per carità, che può portare vantaggi al paese, a procedere con l’esproprio per fare il parcheggio voluto dai può mettere in discussione questa idea. Merita buttare via 100mila euro stanziati dall’amministrazione se il parcheggio lo possono fare loro?”.
Sul tema le posizioni dei presenti sono diverse. C’è chi, come il rappresentante dei tavoli dei lavori pubblici partecipati preferirebbe portare avanti il progetto approvato ed affiancarlo alla proposta della cartiera Cardella per aggiungere il parcheggio per i camion e gli stalli vicino al cimitero. Paolo Bottari, che rappresenta i genitori degli alunni della scuola teme i tempi lunghi del progetto proposto dalla proprietà del Molino: “Bon si sa quando la proprietà del Molino potrà procedere – dice – quindi non è dato sapere quando si risolverà la questione del parcheggio”.
La decisione, qualunque sia, va comunque presa a breve, e senz’altro prima del 31 dicembre. I soldi stanziati nel piano dei lavori pubblici, comunque, non andrebbero persi. Se non si dovesse procedere alla realizzazione del parcheggio gli stessi resterebbero fra gli stanziamenti del piano dei lavori pubblici e potrebbero servire per la riqualificazione dei marciapiedi o per altre priorità individuate dalla zona est della città.