Giglio, bilancio in pareggio. Ma serve apporto privati

I numeri del bilancio consuntivo 2015 e preventivo 2016 del teatro del Giglio sono approdati questa mattina (18 ottobre) in commissione congiunta partecipate e bilancio. Un bilancio che si chiude con un piccolo attivo di poco superiore ai 23mila euro per lo scorso anno e che si attende tale anche per l’annualità 2016. Oltre al sindaco Tambellini, a parlare della situazione del teatro cittadino il presidente Stefano Ragghianti e il direttore Manrico Ferrucci.
Dalla discussione è emerso, però, che non mancano le difficoltà di gestione per la struttura. Non sono ancora arrivati, infatti, i finanziamenti del Fondo unico per lo spettacolo del 2016 mentre la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca ha ridotto di 250mila euro il proprio apporto all’attività culturale del teatro. Queste, dunque, le due incognite per il futuro del Giglio.
Si è parlato, anche in questa occasione, della possibile organizzazione futura dell’ente. Il decreto Madia porrebbe qualche limite per la trasformazione dell’azienda speciale in altre realtà, come la fondazione. Ma l’ipotesi rimane aperta, così come la possibilità di sviluppare partenariati con privati attraverso l’art bonus. Il teatro, intanto, ha aumentato la sua attività, restando aperto per 300 giorni l’anno e proponendo ben quattro stagioni (prosa, danza, lirica e i Puccini Days). Ma molto, per l’avvenire, dipenderà dall’apporto di finanziatori non pubblici. “Abbiamo già instaurato rapporti significativi con le imprese del territorio, come la Perini – ricorda Ragghianti – che per festeggiare i suoi 50 anni ha affittato il teatro: sono eventi, questi, che portano prestigio e risorse, sul modello dei quali dobbiamo attrarre investimenti. Certo non mancano al nostro teatro criticità che richiederebbero migliorie concrete: nuove poltroncine, specie per il San Girolamo, e la buca per l’orchestra automatizzata”. Positivo Ferrucci, che nel ricordare l’eccellenza dell’offerta culturale anche per questa stagione appena avviata, ha evidenziato che gli incassi, da soli, sono insufficienti per coprire i costi. “Se potessi esprimere un desiderio, indipendentemente dalle difficoltà economiche – ha detto il direttore del teatro – sarebbe quello di dotare il Giglio di un magazzino con annesso spazio espositivo per scenografie e costumi, per ospitare prodotti terzi”. “Se vogliamo che il teatro sia un organismo vivo all’interno del tessuto cittadino – ha argomentato Tambellini – dovremo anche porci il problema della sua conformazione. Una città con un settecento musicale ricchissimo, che ha dato i natali a Giacomo Puccini, ha le carte in regola per fare della musica un volano di crescita ma manca di spazi per ascoltare concerti. Abbiamo molti auditorium ma un solo teatro con 700 posti. Vero comunque è che senza un investimento serio andremo poco lontano: il nostro bilancio annuale si aggira sui 4 milioni e mezzo di euro, quello di Salisburgo sui 30 milioni. Le due realtà, spesso paragonate, non sono in realtà nemmeno paragonabili”. Nel dibattito è intervenuto il consigliere Luca Leone, che ha ricordato il nuovo impianto di climatizzazione del teatro: “Adesso ci sono le condizioni per sfruttarne anche le potenzialità in termini turistici, nel periodo estivo”.
I consiglieri di minoranza Marco Martinelli e Nicola Buchignani hanno abbandonato la commissione prima del voto al bilancio consuntivo 2015 e il preventivo 2016. Favorevoli invece, per la commisssione partecipate, Lucchesi, Battistini, Pagliaro e Curione; Azzarà si è astenuto. Per la commissione bilancio, voti favorevoli da parte di Cantini, Lucchesi, Mercanti e Bonturi; astenuto Leone.