
Il percorso di partecipazione Verso il piano strutturale condotto dall’amministrazione Tambellini fa oggi parte di una pubblicazione digitale dell’Inu, l’Istituto nazionale di urbanistica fondato nel 1930 per promuovere e diffondere studi sulla pianificazione delle città. Si intitola Percorsi partecipativi nella progettazione e nella pianificazione e raccoglie un insieme di esperienze che centrano gli obiettivi della Carta della Partecipazione. “Tra queste pagine – spiega l’assessore all’urbanistica Serena Mammini – sono raccontati gli strumenti che Lucca ha messo in atto per giungere a una redazione condivisa del Piano strutturale. Un percorso iniziato ancora prima che l’avvio del procedimento fosse approvato dal Consiglio comunale, quando, nella primavera del 2014, abbiamo voluto incontrare cittadini, associazioni, università, categorie e istituzioni pubbliche per riflettere insieme su cinque tematiche dalle quali volevamo partire per costruire quell’idea di città che stiamo affermando, giorno dopo giorno, col nostro lavoro. Cinque seminari propedeutici che guardarono allo scenario economico e alla vulnerabilità del nostro territorio, ma anche al ruolo della città antica, al paesaggio e alle sue caratteristiche rurali, fino a delineare le prospettive della città contemporanea. In quel periodo intanto si svolgevano incontri faccia a faccia tra l’amministrazione e le associazioni locali che hanno nel loro statuto interesse a attenzione al territorio”.
Con l’avvio del procedimento il 31 luglio 2014 è iniziata la fase dei laboratori preceduta dalla presentazione pubblica dei contenuti e degli obiettivi stabiliti dal documento di Avvio condiviso dal Consiglio comunale. L’esperienza ebbe inizio al Real Collegio l’8 novembre 2014, con una giornata diretta dall’open space technology. E poi ancora laboratori sul territorio, sette incontri in sette luoghi distinti (Lucca centro, Lucca sud, Lucca nord, Lucca ovest, Lucca est, Oltreserchio e Morianese) dove, cartografia alla mano, i cittadini intervenuti hanno potuto tracciare molti di quelli che sono gli indirizzi che sono poi stati tradotti, operativamente, in obiettivi del Piano Strutturale adottato lo scorso 31 maggio.
“Da quei laboratori emerse la necessità di approfondire ancora cinque tematiche particolarmente sentite e volentieri lo abbiamo fatto – aggiunge l’assessore Mammini – con altrettanti incontri, conclusi nel gennaio 2015 nella sala corsi di Palazzo Santini. Parlammo di rete ecologica e ambientale, della qualità dello spazio urbano, della sua identità, di viabilità e percorsi lenti e della risorsa rappresentata dalla dimensione, anche economica e sociale, del territorio agricolo. Argomenti complessi e affascinanti, che videro l’impegno di molte persone che, ancora una volta, voglio ringraziare. Temi che sono l’ossatura, di un piano strutturale che, ulteriormente migliorato dall’esame delle osservazioni pervenute, contiamo di approvare quanto prima perché è la città ad averne urgente bisogno”.
Il piano strutturale ha visto anche il coinvolgimento degli alunni degli istituti comprensivi con un concorso di idee loro dedicato e che, una volta adottato, è stato portato sui territori, nel giugno di quest’anno, attraverso cinque incontri, per stimolare ancora una volta il punto di vista dei cittadini. Questo percorso, nel quale l’amministrazione ha creduto e che è stato restituito in diretta sulla pagina Facebook de La casa della città, affinché anche chi non poteva essere presente potesse comunque essere informato e condividere proposte e suggestioni, è stato presentato nei giorni scorsi in contemporanea in tre città italiane: Padova, Firenze e Palermo, in occasione della ‘Giornata di confronto e approfondimento sulla Carta della partecipazione e il coinvolgimento reale dei cittadini’, promossa dall’Inu. Una puntuale relazione del garante dell’informazione e della partecipazione ne ha certificato modalità ed esiti. “Abbiamo fatto sul serio e lo abbiamo fatto per bene – conclude Mammini –. Volevamo quindi condividere con tutta la città, e in particolare con chi ha speso il suo tempo insieme a noi per una politica urbanistica diversa, l’uscita di questa pubblicazione che avvalora il significato di tanto impegno”.