Fiume Serchio, quasi conclusi i lavori di ripulitura






Proseguono i lavori di pulizia intorno al fiume Serchio, da parte del Consorzio di Bonifica Toscana Nord. Oggi (22 ottobre) il presidente Ismaele Ridolfi, accompagnato dal sindaco Alessandro Tambellini e dalla biologa Arianna Chines, ha effettuato un sopralluogo per verificare l’avanzamento dei lavori nel secondo e terzo lotto di interventi, iniziati da una settimana, nella zona dell’acquedotto e di Ponte San Pietro.
L’intervento globale (suddiviso in tre lotti, il primo dei quali iniziato due mesi fa) ha ricevuto un finanziamento pari a 600mila euro dalla Regione Toscana e, particolare non di secondo piano, la ditta che effettua i lavori, consistenti nel taglio delle piante infestanti intorno al letto del fiume, acquista direttamente il legname tagliato, dando luogo quindi ad un autofinanziamento che corrisponde ad uno sconto del 30% sul prezzo totale (o a maggiori lavori, a seconda dei singoli accordi).
“Questo è un intervento necessario – commenta Ridolfi – a maggior ragione perché compiuto a ridosso della stagione delle piogge. Ci consente di mettere in sicurezza la zona dal punto di vista idrogeologico e valorizza la zona, restituendole la bellezza originaria”. Su questo punto si sofferma anche il sindaco: “Adesso cominciamo a rivedere il fiume – afferma – e questi lavori si inseriscono nel più ampio progetto di valorizzazione e recupero del parco fluviale. Qui abbiamo anche la Fattoria Urbana e possiamo pensare ad iniziare un percorso didattico. L’intervento è fondamentale per la sicurezza idrogeologica e salvaguarda le piante autoctone”. “Il Fiume Serchio è, per antonomasia, il cuore pulsante della nostra città – sottolinea ancora Tambellini –. Per la sua cura, sicurezza e piena fruibilità da parte di tutti i cittadini, abbiamo dato vita a un progetto integrato e sinergico, in cui tanti soggetti collaborano assieme, facendo ciascuno la propria parte. Il Consorzio sta effettuando la manutenzione, grazie allo stanziamento della Regione. Il Comune col suo ufficio ambiente, gomito a gomito con Sistema Ambiente, stanno collaborando per la rimozione dei rifiuti che vengono individuati durante le lavorazioni; segno di un’inciviltà purtroppo diffusa, e che vinceremo rendendo il parco fluviale sempre più fruibile: perché più uno spazio è frequentato, più esso è sicuro. Per questo, l’Opera delle Mura sta lavorando al recupero e alla valorizzazione dei percorsi pedonali e ciclabili; contemporaneamente, l’Ufficio caccia e pesca della Regione e il Consorzio si stanno adoperando per la manutenzione e il potenziamento dei pannelli illustrativi già presenti lungo l’argine, al servizio di chi passeggia e vive lungo il Fiume. Ed è anche allo studio una collaborazione tra l’Ente consortile e il nostro ufficio per le opere pubbliche, per l’attività di educazione e di promozione ambientale che già viene svolta alla Fattoria urbana di nave. Credo che questa alleanza per il nostro Fiume sia molto importante, e particolarmente sentita, per la nostra comunità: e sono sicuro che avrà ulteriori sviluppi nei mesi e negli anni a venire”.
Sotto questo ultimo profilo, è stato fondamentale l’intervento della dottoressa Chines: “Gli operatori – spiega – sono incaricati di rimuovere solo le piante infestanti, come la Robinia, l’acero negundo e l’Ailanto. Si tratta di piante esotiche non adatte a vivere lungo il fiume, che in caso di piena possono venire giù con facilità causando problemi. Togliendole, restituiamo respiro alle piante originarie, che servono anche per salvaguardare la saldezza delle sponde: parlo dei salici, dei pioppi e degli ontani. E’ importante ricordare che un lavoro del genere, che interessa le golene ed il letto del Serchio, non veniva fatto da dieci anni. Adesso proseguirà una manutenzione ordinaria, perché un intervento sporadico non serve”.
Paolo Lazzari