‘Vita indipendente’ per 21 giovani down

25 ottobre 2016 | 09:55
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‘Vita indipendente’ per 21 giovani down

L’associazione Down Lucca e la zona distretto della Piana di Lucca dell’Azienda Usl Toscana nord ovest hanno organizzato venerdì scorso (21 ottobre), nel complesso di San Micheletto a Lucca, il convegno Verso l’indipendenza: abitare in autonomia, nel corso del quale è stata raccontata l’esperienza di un anno del progetto di Vita indipendente attivato in sinergia tra le due realtà.

Il progetto attivato dalla zona distretto insieme all’associazione Down Lucca, grazie ad un bando della Regione Toscana e a fondi del ministero del lavoro e delle politiche sociali, ha permesso di far sperimentare a 21 giovani adulti con sindrome di down o con difficoltà relazionali una vita abitativa autonoma in una vera casa a Lucca.
L’opportunità del finanziamento di un progetto riguardante la Vita indipendente si è presentata alla zona distretto a corredo e a sostegno di piccole esperienze formative di educazione all’autonomia già presenti nel Centro diurno Carlo del Prete dov’è attivo da anni un percorso propedeutico all’autonomia e all’abitare in autonomia. Inoltre corsi analoghi vengono da anni attivati dalla associazione Down. L’esperienza fatta ha dimostrato l’importanza delle sinergie tra servizi e associazioni, che hanno reso possibile l’attivazione del progetto.
La forza del percorso intrapreso sta nel fatto di non essere prettamente “assistenzialistico” ma piuttosto basato su un’idea di autentica inclusione di questi ragazzi, che diventando sempre più autonomi possono partecipare da protagonisti alla costruzione della propria vita e quindi della società stessa.
Il progetto ha quindi evidenziato molti punti di forza, grazie anche alla formazione delle équipe di autonomia, che hanno realizzato una metodologia di sviluppo dell’autodeterminazione individuale di questi ragazzi.
La finalità era infatti quella di far acquisire ai ragazzi delle autonomie adeguate alla loro età, riconoscendo la specificità di ognuno e, nello stesso tempo, di accompagnare i genitori nel percorso verso l’autonomia del proprio figlio.
Si è cercato quindi di promuovere nei giovani coinvolti maggiori capacità propositive, organizzative e decisionali, facendo acquisire o migliorare le competenze in cinque aree prevalenti: comunicazione e socializzazione (conoscere i propri dati personali, salutare, chiedere informazioni etc), orientamento nel territorio (saper individuare alcuni luoghi significativi), comportamento stradale (aver chiare le regole base), uso del denaro (acquisire conoscenza del denaro come strumento per piccoli acquisti), uso dei servizi (conoscere i negozi di uso comune e le risorse del territorio).
All’evento, che ha fatto registrare un’ampia partecipazione, hanno preso parte rappresentanti di enti ed autorità locali. Presenti al convegno ed alla tavola rotonda finale, tra gli altri, l’onorevole Raffaella Mariani, il direttore dei servizi sociali dell’azienda Usl Toscana nord ovest Laura Brizzi, il presidente della Provincia di Lucca Luca Menesini, il presidente Fondazione per la coesione sociale (e vice presidente della Fondazione Crl) Maido Castiglioni, l’assessore comunale di Lucca Ilaria Vietina in rappresentanza della conferenza dei sindaci della Piana e Sara Madrigali per la Regione Toscana (politiche per l’integrazione socio-sanitaria).
Si è potuto assistere ad un confronto sulle varie iniziative legate al progetto, alle testimonianze dei ragazzi che hanno preso parte all’iniziativa e che hanno portato il loro contributo diretto con filmati, proiezione di foto e racconti delle loro esperienze. E’ emersa la volontà, oltre che di dare continuità all’iniziativa, di favorire l’estensione degli interventi anche ad altri giovani che vorranno e potranno accedervi, magari in uscita dalle scuole superiori. Si tratta di un percorso che è stato sperimentato e presentato e che dovrebbe essere inserito a sistema nell’offerta dei servizi in grado di rispondere ai bisogni dei giovani disabili.