Ostello S. Frediano, revocata la concessione ad Aig

di Roberto Salotti
La revoca diventerà effettiva dal prossimo 1 dicembre, data in cui si aprirà una nuova fase di “gestione provvisoria” per l’Ostello San Frediano, in attesa di procedere con un nuovo bando per l’affidamento in concessione della struttura. Che è di nuovo al centro di un intricato caso, che ha avuto l’ultimo epilogo disposto con una determina del dirigente comunale Maurizio Tani, su impulso dell’amministrazione.
Per il Comune, infatti, Aig è morosa: l’associazione italiana della gioventù, che ha ottenuto la concessione dell’immobile, gestito dalla cooperativa Lavoro Amico, non risulta aver pagato il canone degli ultimi due anni, per un totale di 120.237 euro, più qualche spicciolo. Questo dopo un’ingiunzione di pagamento disposta dal Comune per l’importo del canone annuo del 2015 (Leggi): una cifra di poco più di 60mila euro che, anche dopo la richiesta di rateizzazione chiesta e accordata a Aig non risulta essere stata pagata. Nel frattempo, sono maturate anche le rate annuali per il 2016: la somma porta alla cifra oggetto della contestazione.
E a questo punto il Comune di Lucca ha deciso di far valere le clausole del contratto di concessione, che danno la facoltà di procedere nella revoca in casi di morosità continuata. Un atto che potrà comunque essere impugnato da Aig, impegnata dal canto suo in una “guerra” delle carte bollate con l’attuale gestore, la cooperativa Lavoro Amico a cui comunque l’amministrazione intende affidare la gestione provvisoria fino alla nuova gara (Leggi). Tutto era iniziato con un’ingiunzione disposta da Palazzo Orsetti per recuperare l’intera annualità 2015 del canone d’affitto del locale: 60mila euro, spicciolo di più, spicciolo di meno. Ma l’Aig, attraverso il suo avvocato Fabio Valerini, aveva fatto sapere di essere stata impossibilitata finora a saldare gli importi dovuti per un contenzioso che a sua volta ha intentato nei confronti del gestore a cui è stato affidato l’ostello a metà dell’anno scorso: la cooperativa Lavoro Amico. Aig spiega, infatti, di non aver mai ricevuto le quote dovute dall’affidatario e di aver ottenuto un decreto ingiuntivo per una contropartita da 94.240 euro, ma è ancora attesa la decisione del tribunale di Lucca. D’altro canto, c’è anche Lavoro Amico che aveva ribattuto spiegato di aver sostenuto i costi della manutenzione straordinaria che sarebbero invece dovuti essere pagati da Aig, per un importo tra i 100 e i 150mila euro.
Un quadro complicato, insomma, alla base della situazione generale di impasse che ora porterà alla revoca della concessione. “Non potevamo attendere oltre, il regolamento della concessione parla chiaro – ha spiegato l’assessore al patrimonio -: siamo venuti più volte in contro a Aig, accogliendo anche la richiesta di rateizzare il debito, ma non è seguito nulla. Ora procederemo con un affidamento provvisorio all’attuale gestore, in vista dell’indizione di una nuova gara per il concessionario, che contiamo di poter pubblicare entro il prossimo gennaio”.