Turismo, presentata a Lucca la nuova legge regionale

Essere in prima linea sul fronte dell’offerta turistica accessibile a tutti. Dare al settore una nuova governance, che ridistribuisce le competenze tra la Regione e i Comuni; introduzione degli ambiti territoriali denominati ‘prodotto turistico omogeneo’; migliorare la capacità competiva delle strutture ricettive di tipo alberghiero, chiarire ruolo e funzioni delle strutture extralberghiere, in particolare dei bed&breakfast e delle attività non professionali, una normativa specifica per gli affitti turistici alla luce della sharing economy e l’aggiornamento delle norme in tema di agenzie di viaggio e di professioni turistiche.
Sono questi i punti principali del nuovo testo unico regionale sul turismo, attualmente all’esame del Consiglio regionale, al centro di un incontro svoltosi ieri pomeriggio a Lucca, nella sala del Consiglio provinciale, ed illustrati dai consiglieri regionali Stefano Baccelli e Ilaria Giovannetti e dall’assessore toscano al turismo Stefano Ciuoffo. I tre esponenti regionali si sono confrontati sulle nuove norme con alcuni amministratori del territorio, ed i rappresentati delle categorie economiche e gli operatori del settore. E’ stato l’assessore Ciuoffo, ad esporre i contenuti della proposta attualmente in discussione nell’Assemblea toscana.
“Tra le principali novità – ha detto Ciuoffo – c’è il nuovo assetto della governance ed il rapporto con i Comuni. Con il superamento delle Province, infatti, la nuova legge prevede che le funzioni di accoglienza e informazione turistica a carattere sovra comunale siano attribuite ai comuni, che le esercitano in forma associata. Fino a quando non sarà attivato tale esercizio associato, le funzioni di accoglienza e informazione sovra comunale sono esercitate dai comuni capoluoghi di provincia. I singoli comuni hanno comunque alcune competenze importanti: l’esercizio delle strutture ricettive, quello delle attività professionali, l’accoglienza e informazione sull’offerta turistica del territorio comunale. E’ chiaro – ha spiegato Ciuoffo – che l’obiettivo è quello di spingere i comuni ad associarsi, anche in modo indipendente dai confini amministrativi. A questo proposito con la nuova legge c’è un incentivo in più, cioè l’associazione tra territori che hanno in comune il cosiddetto prodotto turistico omogeneo, cioè l’insieme di beni e servizi di un territorio che compongono un’offerta in grado di rispondere alle esigenze di specifici segmenti della domanda turistica, come ad esempio i cammini ed itinerari storici e religiosi. Nella legge in discussione – ha proseguito Ciuoffo – abbiamo poi affrontato il tema difficile e nuovo degli affitti turistici, della sharing economy, non per limitare e disincentivare, ma per regolamentare meglio nell’interesse dei consumatori e del rispetto della concorrenza leale. Il punto è distinguere tra chi affitta case con l’obiettivo di integrare il proprio reddito e chi invece ne fa una vera e propria impresa, un’attività prevalente. Questo ci pare un discrimine equo, che serve a regolamentare, non a vessare, offrendo garanzie agli imprenditori tradizionali del settore. Ma la nuova legge regionale – ha chiarito l’assessore – non si limita a una pur necessaria regolamentazione e a un diverso assetto della governance. L’obiettivo principale è quello di rimarcare la peculiarità turistica toscana e dei suoi diversi territori, offrendo anche opportunità importanti agli operatori, soprattutto in tema di promozione e sviluppo delle capacità di accoglienza”.
L’incontro di Lucca è stato aperto da Ilaria Giovannetti, che ha ricordato “quanto il settore turistico sia importante per il capoluogo, tra le principali città d’arte e cultura, ed i territori provinciali, storicamente in grado di offrire una serie di opportunità di carattere ambientale, paesaggistico ed enogastronomico”.
Stefano Baccelli, nel suo intervento, invece, è tornato sui temi della governance, cioè degli assetti e della gestione del settore da parte delle istituzioni locali. “Certo – ha detto Baccelli – siamo consapevoli che questa discussione risente di un quadro normativo incerto, dovuto agli esiti del referendum costituzionale, il cui risultato, tra le altre cose, ci dirà se le Province saranno definitivamente superate o no. In ogni caso, proprio perché convinti dell’importanza di livelli sovraccomunali di governo di alcuni settori decisivi per lo sviluppo, la Regione Toscana è da tempo impegnata a sperimentare e costruire nuovi modelli di aggregazione. Non ci nascondiamo che le difficoltà ci sono, soprattutto perché la mancanza di un soggetto istituzionale forte e organizzato si fa sentire. Ma questa – ha concluso Baccelli – è anche la sfida che abbiamo davanti e, molto probabilmente, anche la discussione che stiamo affrontando sul nuovo testo unico del turismo, ci potrà aiutare a fare qualche passo avanti anche sui temi degli assetti e della gestione a livello regionale e di enti locali”.