Tanti Cappuccetto Rosso mano nella mano contro i lupi, perché non tutte le favole, purtroppo, finiscono con un “e vissero felici e contenti”. Si è svolto questa mattina (22 novembre) allo stadio Porta Elisa il flash mob contro la violenza sulle donne organizzato dalla Cesvot di Lucca a cui hanno partecipato alcune classi di varie scuole superiori della città. Un grande applauso e poi tutti in campo coperti da un poncho rosso, formando, pian piano, Rompi il silenzio, la frase selezionata tra le tante buttate giù dai ragazzi partecipanti in merito a questa particolare giornata.
“Giù le mani”, “Non sono un giocattolo”, “Nate per amare, morte per amore”. Erano davvero tante le frasi da scegliere, ma, alla fine, quella che poi è stata ripresa dall’alto da un elicottero è stata proprio Rompi il silenzio, ritenuta forse la più adatta da dedicare alle donne che ancora oggi sono vittime di violenza. Donne che, a quanto dicono le statistiche, purtroppo non riescono mai a farsi forza, a parlarne. Il 90% dei casi infatti rimane spesso un livido impunito, magari nascosto da sorrisi forzati e tante, troppe scuse. In campo insieme ai ragazzi anche chi ogni giorno si prende cura di queste persone, magari anche solo con una chiacchierata al telefono: un poncho rosso anche alla Cesvot che ha organizzato l’evento, alla Sos Angeli, alla Casa delle donne di Viareggio e alla Luna Onlus di Lucca. Ogni classe una lettera, ogni lettera tanti e immensi “no alla violenza”. All’evento di stamani sono intervenuti anche il sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini, il provveditore agli Sstudi di Lucca, Donatella Buonriposi e le associazioni aderenti e patrocinanti la manifestazione. Spazio anche alle testimonianza dirette con l’intervento di Mia Declar, della responsabile Codice Rosa Asl, Piera Banti.
“Sono orgogliosa di partecipare a questo flash mob – dice Giulia dell’Itc – sono contenta anche perché partecipano anche tanti ragazzi e penso che soprattutto gli uomini debbano farsi portavoce di questi messaggi”.
“È stato bello partecipare, anche in classe abbiamo riflettuto molto su questo tema – dice un ragazzo dell’istituto Busdraghi – spero che questa frase non rimanga solo una bella foto”.
Soddisfatto il presidente della Cesvot Pierfranco Severi che poco prima di cominciare a far disporre i ragazzi in mezzo al campo li ha ringraziati commosso per la partecipazione. “E’ stata un’occasione importante e sicuramente ben riuscita per coinvolgere i più giovani su un tema così delicato come la violenza di genere – ha spiegatoSeveri -: siamo sicuri che eventi di questo tipo possano avere non solo un valore didattico, ma soprattutto sociale. I giovani che hanno partecipato stamani hanno avuto l’opportunità di essere protagonisti di un messaggio che oggi più che mai deve risultare forte e chiaro. Voglio ringraziare chi ha lavorato alla realizzazione di questo evento, in particolare la vicepresidente della delegazione Elisa Ricci che ha coordinato tutto il lavoro e la società Avmpa che per il secondo anno consecutivo e gratuitamente ha messo a disposizione l’elicottero per fotografare e riprendere la coreografia”.
Un evento dall’importanza e bellezza straordinaria, soprattutto dopo la tragica vicenda accaduta questa estate, che purtroppo, nonostante l’importanza della campagna, si è svolto in mezzo a spalti semivuoti.
Giulia Prete
Le foto di Domenico Bertuccelli