Fondi ai centri e formazione, Lucca dice no a violenze



La violenza di genere si combatte anche con azioni simboliche ma soprattutto con la formazione nelle scuole. Il consiglio comunale di Lucca ci crede e ne ha data nuova prova alla vigilia della giornata contro la violenza sulle donne, nel corso della seduta straordinaria che si è svolta ieri pomeriggio (24 novembre) a Palazzo Santini. Un’assise dove hanno portato la loro voce sia la commissione pari opportunità che gli addetti ai lavori, le associazioni che assistono le donne vittime di soprusi, come l’associazione La Luna e Sos Angeli, e la responsabile del codice rosa dell’Asl, Piera Banti.
In città è ancora vivo il dolore per l’efferato omicidio di Vania Vannucchi, l’infermiera bruciata viva dall’ex compagno il 2 agosto scorso. E’ anche nel suo nome che il consiglio comunale ha approvato un ordine del giorno votato da 19 consiglieri, di cui tre della minoranza.
Un documento con il quale tra l’altro si sancisce l’adesione alla Carta delle donne nel mondo, proposta dagli Stati generali delle donne da Expo 2015 verso Matera 2019, affinché si combatta ovunque la discriminazione nei confronti delle donne e si sostiene l’iniziativa di collocare una panchina rossa in piazza San Salvatore, come atto simbolico di condanna degli abusi e delle violenze.
Ma Palazzo Santini non si limita a questo, perché l’odg scende nel concreto impegnando la giunta stessa a proseguire nel sostegno alle iniziative di contrasto e prevenzione alle violenze. In particolare, si dovrà puntare all’educazione alla relazione e all’affettività nelle scuole ad iniziare dall’asilo nido fino alle scuole superiori di secondo grado e sui luoghi di lavoro sia pubblici che privati. L’ordine del giorno impegna anche la giunta “a potenziare, nell’ambito delle funzioni istituzionali in raccordo con le altre istituzioni locali, le azioni di prevenzione e contrasto alla violenza sulle donne intensificando il collegamento fra scuola e servizi territoriali con l’attivazione di un maggior numero di consultori per adolescenti e la moltiplicazione delle iniziative di sensibilizzazione dei genitori e degli operatori scolastici inerenti l’educazione alla differenza di genere, all’uguaglianza e alle pari opportunità” e a “continuare nell’azione intrapresa di coinvolgimento degli uomini, attraverso i Centri antiviolenza e l’organizzazione di incontri pubblici e campagne contro la violenza che promuovano una riflessione degli uomini sui loro modi di essere per favorire cambiamenti nel comportamento violento attraverso l’apprendimento di una corretta relazione con la donna e la gestione dei conflitti in modo da coinvolgerli attivamente nel processo di promozione dell’uguaglianza di genere”.
Tutte misure che discendono da una situazione che, purtroppo, è ancora preoccupante: “i dati Istat sulla violenza contro le donne, pubblicati a giugno 2015 – si legge nelle premesse del documento approvato in consiglio comunale – sono impressionanti e dimostrano che la violenza contro le donne è fenomeno ampio e diffuso: 6 milioni 788 mila donne hanno subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale. In Italia nel 2014 sono state 152 le donne uccise da un uomo, di cui 117 in ambito familiare e nel nostro Paese la violenza di genere è la prima causa di morte per le donne tra i 16 e i 44 anni. I dati relativi al fenomeno della violenza riportati nel bilancio di genere (2012/13) della Regione Toscana relativi alle donne che si sono rivolte ai centri antiviolenza, evidenziano che per l’80,8% subiscono violenze psicologiche, mentre quelle fisiche raggiungono il 63,5%, e nell’ 82,3% l’aggressore è o il coniuge, o il convivente o partner, ex coniugi ed ex conviventi o ex partner”. La violenza sulle donne è un dato in crescita anche in provincia di Lucca, perché sempre più sono le donne che presentano denuncia. Dal primo gennaio 2013 al 30 giugno scorso scorso sono stati 746 gli accessi al Codice Rosa dell’azienda sanitaria di Lucca. I soprusi hanno riguardato anche giovanissime: le minorenni arrivate al pronto soccorso di Lucca per violenze subite sono state 59.
“Nella piana di Lucca – si spiega nell’odg – si è avuto un picco 2009-2011, successivamente con l’ attivazione del “codice rosa” si è invertita la tendenza ma, ultimamente, c’è stata una recrudescenza del fenomeno che ha spinto la nostra amministrazione comunale a fare interventi in ambito di conferenza zonale dedicando fondi ai centri antiviolenza. Dopo la costituzione della task force contro la violenza di genere, si è rilevato un cambiamento di approccio del problema da parte delle forze dell’ordine che non considera più il fenomeno di violenza domestica come un fatto poco significativo ma come un segnale da monitorare”.
A conclusione della seduta, gli artisti del collettivo Ephemeris, Ilaria Sabbatini e Marcantonio Lunardi, hanno donato una loro opera fotografica alla commissione opportunità. Si intitola Colei che è il tempo e ritrae la modella Nicol Claroni che, come una dea Kali con quattro paia di braccia, sorregge scarpe rosse femminili – divenute ormai un simbolo mondiale per ricordare tutte le donne vittime di violenza.