Scuole, l’Usp istituisce la task force

26 novembre 2016 | 14:31
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Scuole, l’Usp istituisce la task force

di Roberto Salotti
Una valanga di ricorsi e sentenze tiene ancora sotto scacco la definizione delle graduatorie scolastiche ad esaurimento in provincia di Lucca. Ad oltre tre mesi dalla prima campanella non c’è ancora una lista definitiva, e quel che è peggio quasi ogni giorno arrivano sentenze che impongono di aggiungere (o in qualche caso di depennare) docenti dalla graduatoria. Tanto che, tra le incertezze degli stessi precari, l’ufficio scolastico provinciale di Lucca, guidato dalla dirigente Donatella Buonriposi, è stato costretto ad istituire una “task force” che si occupi soltanto di vagliare le pratiche che vengono notificate dai tribunali e dagli avvocati dei docenti ricorrenti. Un lavoro extra, che nella nostra provincia come quella di Firenze – per limitarsi alla Toscana – ha comportato un notevole ritardo nella definizione delle Gae.

Questo tuttavia è avvenuto, spiega Donatella Buonriposi, per la valanga di nuovi inserimenti in graduatoria a Lucca, per l’aggiornamento triennale delle graduatorie, e ancora prima, per una raffica di domande di supplenze, arrivate da altri ambiti territoriali.
“Il caos che dobbiamo fronteggiare – spiega la dirigente dell’ufficio scolastico provinciale, Buonriposi – non è dovuto alla riforma della Buona scuola, che semmai ha avuto il pregio di far inserire così tanti docenti nel ruolo. Lo si deve ad una mole di ricorsi presentati da candidati delle graduatorie provinciali, che si sono inseriti negli anni anche da fuori provincia. In più, c’è il fatto che ogni sentenza è nominale e spesso a seconda dei giudici che si esprimono sui ricorsi è anche di segno completamente opposto”. Accade infatti a Lucca (ma non solo a Lucca) che, ad esempio, per un giudice non siano da ammettere in graduatoria candidati con la maturità magistrale ad indirizzo linguistico (progetto Brocca) ma per altri invece sì. “Siamo costretti a quel punto a procedere di conseguenza”, spiega ancora la Buonriposi.
Ma la preoccupazione più grande è che si sia innescata una corsa al ricorso senza fine. La situazione di ritardo nella definizione delle graduatorie ad esaurimento definitivo, infatti, ha costretto gli istituti scolastici ad assegnare provvisoriamente le cattedre “pescando” dalle proprie graduatorie. Che in molti casi, e ovviamente, divergono da quelle del ministero. “Temo che ciò potrebbe comportare un’altra ondata di ricorsi da parte del personale a cui le cattedre sono state nel frattempo assegnate”, ammette lo stesso provveditore.
“Confidiamo entro settembre di venire a capo della situazione – spiega Buonriposi -: i ricorsi e le sentenze stanno andando ad esaurimento e speriamo di poter avere presto un quadro preciso. I ritardi ci sono stati, ma indipendenti da noi e dal Miur. Sono stati determinati dai tanti ricorsi e dai ritardi nelle notifiche da parte degli avvocati dei ricorrenti che devono comunicarci i nomi dei candidati da inserire in graduatoria”.
Al lavoro ci sono adesso quattro persone nella task force creata per gestire queste pratiche dall’Usp di Lucca: uno faceva già parte degli uffici, altri tre sono stati chiamati a dare manforte dalle segreterie delle scuole: “La mole di lavoro è impressionante – aggiunge Buonriposi – ma contiamo presto di risolvere la situazione”.
Si è ultimamente assestata invece la situazione sul fronte del sostegno: “E’ vero che c’è stata e continua ad esserci difficoltà nel reperire tutti gli insegnanti che sarebbero stati previsti – spiega il provveditore -, ma la situazione è tutto sommato buona. Gli insegnanti a cui sono state assegnate queste cattedre riescono a coprire il fabbisogno delle singole scuole, ma restano ancora disponibili delle ore da coprire. Molti istituti hanno contattato docenti anche al di fuori della graduatoria. Chi avesse i requisiti è invitato a rivolgersi direttamente alle scuole per completare l’organico disponibile”.